Andare a vivere in Portogallo: come fare per trasferirsi

Lisbona, Portogallo (iStock)

Andare a vivere in Portogallo: come fare a trasferirsi.

Il Portogallo è un Paese affascinante, ricco di bellezze paesaggistiche e culturali, con una storia antichissima. Le sue coste selvagge sull’Atlantico regalano panorami mozzafiato, le grandi città un’atmosfera piena di fascino, i borghi e i castelli storici riportano il visitatore in un tempo lontano rimasto immutato. Un Paese non solo da visitare, ma anche dove andare a vivere.

In Portogallo si sono trasferiti molti italiani, soprattutto, pensionati, grazie al costo basso della vita e soprattutto alle tasse basse. In Portogallo si vive bene, il Paese è tranquillo e sta uscendo bene dalla crisi economica degli ultimi anni. La qualità della vita è ottima, il Paese bellissimo. Allora perché non trasferircisi? Qui vi spieghiamo come fare.

Andare a vivere in Portogallo: come fare

Il Portogallo negli ultimi anni si riempito di pensionati italiani, e non solo, grazie alla decisione di detassare per 10 anni le pensioni dei cittadini stranieri che decidono di trasferircisi.

I pensionati stranieri che decidono di trasferirsi temporaneamente in Portogallo godranno della sospensione di ogni imposta e tassa per circa un decennio. La condizione è quella di vivere in Portogallo per almeno sei mesi e un giorno, oppure avere un regolare contratto di locazione annuale. Tuttavia, per il fisco italiano è necessario vivere più della metà dell’anno nel nuovo Paese di residenza se si vuole beneficiare del suo regime fiscale e godere l’intera pensione lorda.

La regione del Portogallo preferita dagli italiani è l’Algarve, nel sud del Paese. Una zona di stupende spiagge selvagge e clima mite. I pensionati italiani vivono soprattutto nelle cittadine di Portimão e Olhão.

Per accogliere i connazionali che decidono di trasferirsi in Portogallo, in particolare nell’Algarve, sono nate imprese di servizi, gestite da italiani, che forniscono informazioni e assistenza per il disbrigo delle pratiche burocratiche e anche consigli sulla località dove trasferirsi e nella scelta della casa.

Il Portogallo attualmente è un Paese in crescita, che si sta riprendendo bene dagli anni di dura crisi e con una qualità della vita ottima. Il Paese è tranquillo, privo di criminalità, pulito, ordinato e con servizi efficienti. Insomma tanti aspetti positivi non solo l’assenza di tasse. Con il trasferimento di molti stranieri, i prezzi degli immobili sono saliti, che tuttavia restano competitivi, di molto inferiori a quelli dell’Italia. Le località più richieste e dove i prezzi sono in crescita sono ovviamente la capitale Lisbona, la città di Porto e la regione dell’Algarve, tuttavia il Portogallo offre ancora molte località bellissime e ancora poco battute, dove trovare la vostra residenza a basso prezzo.

Come trasferirsi in Portogallo

Prima di trasferirsi in Portogallo è bene raccogliere alcune informazioni di base sul Paese e fare un viaggio per visitarlo e rendersi conto di persona delle condizioni di vita. Prendersi il tempo che ci vuole per fare un bel giro e visitare le città e le altre località dove potete trasferirvi.

Poi è bene affidarsi ad agenzie specializzate che potranno darvi tutte le informazioni utili, e chiarirvi i dubbi, sulle formalità da seguire e aiutarvi nel disbrigo delle pratiche. Soprattutto se non conoscete la lingua. Spesso, funzionano anche da agenzie immobiliari, aiutandovi a trovare casa.

Per trasferirvi in Portogallo è sufficiente la carta di identità, essendo nell’Unione Europea. Poi dovrete iscrivervi al SEF, il Servico de Estrangeiros e Fronteiras, necessario per tutte le residenze sopra i 90 giorni. Indispensabile anche l’iscrizione all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’estero) in Portogallo, per la quale dovrete compilare un modulo con tutti i vostri dati presso l’Ufficio del Consolato italiano e dare la prova della nuova residenza.

Se non siete pensionati e non avete rendite ma pensate di lavorare in Portogallo sappiate che è ancora un Paese con disoccupazione ancora elevata, ma comunque inferiore a quella italiana: a marzo 2018 la disoccupazione era al 7,4%. In ogni caso prima di decidere di trasferirsi nel Paese è bene avere un progetto o un lavoro. Una buona opportunità può offrirla il settore turistico, meglio ancora se parlate anche l’inglese.

Aprire un’attività può essere complesso, a causa delle procedure burocratiche. Gli italiani possono essere avvantaggiati nel settore della ristorazione. In ogni caso anche per l’apertura di una impresa ci sono agenzie italiane specializzate che possono aiutarvi. Indispensabile in questo caso conoscere bene il portoghese.

A cura di Valeria Bellagamba

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