Governo, Conte al Quirinale: lista ministri pronta


Governo, Conte al Quirinale: lista ministri pronta.
 Il premier Giuseppe Conte incontrerà alle 19 al Quirinale il Presidente Sergio Mattarella per presentare la squadra dei ministri di cui si comporrà il suo esecutivo. Savona rompe il silenzio.

Giuseppe Conte al Quirinale: alle 19 la squadra dei ministri

Potrebbe nascere questa sera l’esecutivo a guida Giuseppe Conte.
Il premier in queste ore infatti, e precisamente alle 19 di questa sera, salirà al Colle, dove incontrerà il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per presentare la squadra che formerà il suo governo.
La migliore delle ipotesi prevede che Conte possa presentare la squadra dei ministri ai mercati con giuramento e brindisi di rito già prima dell’inizio di questa nuova settimana.

Le dichiarazioni di Paolo Savona, al centro delle polemiche in questi giorni

E in questi momenti così delicati a rompere il silenzio è Paolo Savona, già sotto le luci dei riflettori in questi giorni per le proprie idee in materia di Unione europea.
Già questa mattina Savona ha dichiarato: “Per chiarire quali sono le mie posizioni sul tema dibattuto e quelle del governo che si va costituendo interpretando correttamente la volontà del Paese, sintetizzo dicendo: voglio una Europa diversa, più forte, ma più equa.

Savona ha ribadito inoltre la necessità di costituire delle basi per “l’affermarsi di consenso” necessario “alla nascita di un’unione politica”. Inoltre Savona sulla BCE ha dichiarato: “Assegnare alla BCE le funzioni svolte dalle principali banche centrali del mondo per perseguire il duplice obiettivo della stabilità monetaria e della crescita reale”. E di auspicare dall’Unione Europea “la piena attuazione degli obiettivi stabiliti nel 1992 con il Trattato di Maastricht, confermati nel 2007 con il Trattato di Lisbona, individuando gli strumenti da attivare per ciascun obiettivo”.
Inoltre, ha proseguito Savona: “L’azione del Governo sarà mirata a un programma di riduzione del debito pubblico non già per mezzo di interventi basati su tasse e austerità – politiche che si sono rivelate errate ad ottenere tale obiettivo – bensì per il tramite della crescita del PIL, da ottenersi con un rilancio della domanda interna dal lato degli investimenti ad alto moltiplicatore e politiche di sostegno del potere di acquisto delle famiglie, sia della domanda estera, creando condizioni favorevoli alle esportazioni”.
BC

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