Dopo essersi abbattuto su Cuba il temutissimo uragano Irma sta per raggiungere le isole Bahamas e il sud della Florida, lasciando dietro di sé morte e distruzione nei Caraibi. Purtroppo l’uragano ha ripreso forza. Ieri era stato declassato a categoria 4, ora invece è tornato al livello 5, il più alto, e come se non bastasse lo segue un altro uragano, Josè, anche questo diretto verso le Antille e gli Stati Uniti.
Uragano Irma verso la Florida: evacuazione epocale
Mentre molte isole delle Bahamas e le Florida Keys sono state già evacuate da alcuni giorni, a Miami e nel sud della Florida è corsa contro il tempo per mettersi in salvo dalla furia dell’uragano Irma, definito uno dei più potenti e devastanti della storia degli uragani atlantici. Moltissime persone comunque hanno già abbandonato Miami, che è diventata una città fantasma, con le sue grandi avenue completamente deserte. I supermercati sono stati svuotati dalla popolazione che ha fatto rifornimento per i prossimi giorni, mentre le scorte di acqua e carburante si stanno esaurendo. Nelle ultime ore abbiamo assistito a scene che sembravano uscite da uno dei tanti film apocalittici ambientati negli Usa: persone in fuga da una catastrofe naturale con lunghissime code di automobili ad intasare strade e autostrade.
Oggi e l’ultimo giorno per scappare. Il governatore della Florida, Rick Scott, ha ordinato l’evacuazione della popolazione dalla zona che sarà colpita dall’uragano. Con diversi accorati appelli alla tv e ai media, Scott ha sollecitato più volte le persone a fuggire per mettere in salvo la vita, rassicurando anche gli immigrati clandestini che non sarebbero stati chiesti loro i documenti nei rifugi.
L’evacuazione di queste ore, con mezzo milione di persone in fuga, è la più grande della storia degli Stati Uniti. Nella sola Florida riguarderà 5,6 milioni di persone, il 25% della popolazione dello Stato americano. L’allerta è stata estesa al Nord dello Stato. Sono in allarme anche la Georgia e la South Carolina. L’uragano Irma dovrebbe raggiungere la Florida domenica mattina, intorno alle 8.00 (le 14.00 in Italia), con venti fino a 257 km orari. Quindi dovrebbe arrivare in Georgia tra lunedì e martedì e dovrebbe raggiungere anche il Tennessee tra martedì e mercoledì, con l’auspicio che nel frattempo abbia perso potenza. Il presidente Donald Trump ha dichiarato lo stato di emergenza anche in Georgia per l’uragano Irma.
Ci sono timori anche per l’Alabama. Il governatore dello Stato, Kay Ivey, ha emesso lo stato di emergenza per l’arrivo dell’uragano Irma, che dovrebbe raggiungere l’Alabama, insieme al sud della Georgia, lunedì mattina. Anche se lo Stato sarà toccato solo dalla coda dell’uragano, sono attesi venti e piogge forti che potrebbero causare danni e disagi.
Ad aggravare la situazione, comunque, e a suscitare forti preoccupazioni ci si mette anche un altro uragano che si è formato nell’Oceano nelle ultime ore, José, salito a categoria 4, ovvero con venti fino a 240 km orari, che segue la traiettoria di Irma e ora si trova al largo delle coste orientali della Martinica.
Nel frattempo, l’uragano Irma ha provocato 21 morti nei Caraibi e ha lasciato dietro di sé devastazioni mostruose, ma è ancora presto per un bilancio definitivo. Devono ancora arrivare notizie aggiornate da Repubblica Dominicana, Haiti e Cuba, le ultime zone colpite da Irma.
L’uragano Irma si trova al momento a circa 300 miglia (485 chilometri) da Miami e viaggia a circa 13 miglia orarie (20 chilometri orari) in direzione ovest.
Un altro uragano, Katia, si è formato nel Golfo del Messico e si sta dirigendo verso le coste messicane, anche se è stato declassato a tempesta tropicale.
Per gli italiani in Florida, la Farnesina tramite il portale Viaggiare Sicuri raccomanda ai connazionali di lasciare le zone in pericolo e di seguire le indicazioni delle autorità
VIDEO: la fuga della popolazione dall’uragano Irma in Florida