La giostra più alta del mondo si trova in Texas
Di attrazioni nel mondo ce ne sono tantissime, lo sappiamo. Parchi divertimento per grandi e piccini, luoghi dove lasciar correre la fantasia e dove trascorrere delle ore piacevoli in compagnia di chi preferiamo. C’è chi però, a proposito di parchi divertimento e giostre, oltre al relax e ai sorrisi, cerca anche il brivido di fare qualcosa che faccia salire l’adrenalina alle stelle. Un’emozione mica da ridere. Ecco allora che, nel mondo ci sono delle giostre e dei luna park che hanno delle attrazioni da urlo, in tutti i sensi, che gli appassionati delle emozioni forti non possono esimersi dal provare. Come quella che si chiama Texas SkyScreamer e, già il nome, ci fa capire tutto di quello che ci aspetta, urla comprese.
Texas Sky Screamer: la giostra più alta del mondo
Quando andiamo al Luna Park tutti ci divertiamo a fare qualche giostra, magari anche le più spaventose che ci portano ad altissima quota e ci fanno roteare su noi stessi mettendo a dura prova il nostro coraggio, ma anche il nostro stomaco! Da un po’ di tempo ormai in Texas potete sfidare voi stessi e i vostri amici salendo sulla giostra più alta e mozzafiato del mondo: “Texas SkyScreamer”.
Certo, raggiungere questa destinazione solo per provare l’ebrezza di salire su questa giostra non è un viaggio da weekend, ma se vi trovate in America e in Texas potete sicuramente ritagliarvi una giornata per andare alla scoperta del Texas SkyScreamer e, sicuramente, non rimarrete delusi dai brividi che questa giostra, altissima e spaventosa, porta con sé.
Ventiquattro passeggeri potranno “accomodarsi” sulle seggioline e girare ad una altezza da capogiro: 120 metri d’altezza. E’ la più alta del suo genere e riprende le classiche giostre a seggiolini tipiche delle giostre più comuni. Immaginate però di roteare a circa 50 km orari e a un’altezza degna di quella di un grattacielo. Poi, oltre a roteare, potrete anche salire e scendere su e giù velocemente. Per rendersene conto però le parole non servono, bastano le immagini. Ecco a voi!
A cura di Roberta Franzè
