Capodanno 2014 in Nuova Zelanda: tutte le feste a Auckland e a Wellington

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Capodanno in Nuova Zelanda, ecco cosa fare/Roma – È vero che la Nuova Zelanda è davvero molto lontana dall’Italia ma se vogliamo essere tra i primi a dare il benvenuto al nuovo anno bisogna fare un lungo viaggio, infatti la Nuova Zelanda, meta turistica molto affascinante, è posta esattamente agli antipodi dal nostro Bel Paese. Il 2014 arriverà ben 12 ore prima che da noi e arriverà al caldo…infatti lì è estate!

Le sue città più conosciute sono Wellington, la capitale, e Auckland, nota soprattutto per alcune delle più belle edizioni della regata velica di Coppa America. Vediamo più da vicino cosa ci offrono per rendere questo viaggio davvero indimenticabile, tenendo presente che offrono più che altro un divertimento d’altri tempi, in ambientazioni agresti, che per un pò ci riporterà indietro con la memoria.

Se vogliamo vivere un capodanno più selvaggio e incontaminato restiamo a Wellington, dove le vie della città si riempiono di esibizioni, gare e manifestazioni che richiamano le tradizioni rurali, dove si può assistere alla tipica danza Maori e dove l’arrivo del nuovo anno sarà accolto con spettacoli pirotecnici e tanta musica. Se invece, vogliamo godere di uno spettacolo davvero mozzafiato dobbiamo recarci ad Auckland, sulla Sky Tower, torre alta ben 328 metri, che garantisce un panorama mozzafiato sulla città, sul mare aperto e sui fuochi d’artificio che a mezzanotte in punto coloreranno il cielo irradiandosi anche dalla torre stessa.

Il 31 dicembre a Wellington si ritroveranno i più bei velieri d’epoca, compresa una gemella della Endeavour del capitano Cook e il giorno dopo, gli stessi, prenderanno parte alla regata di velocità che terminerà ad Auckland. Lo stesso giorno si sigilleranno in un monumento mille capsule con messaggi e/o oggetti da destinare ai discendenti del 2100. Il primo gennaio sulla costa di Gisborn ci sarà la cerimonia maori dell’alba con una parata di canoe con vela (wakahorua), da gara (wakahama) e da guerra (wakatua) in direzione del sorgere del sole, a rendere onore all’astro nascente, proprio come facevano gli antichi abitanti dell’isola.

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