Terme nel Lazio:viaggio tra cure e relax

Stabilimenti termali nel Lazio/Roma. L’autunno è ormai arrivato e con esso gli acciacchi tipici del cambio di stagione… reumatismi, cervicali, sinusiti e quant’altro ci attendono al varco e non c’è niente di meglio per lenire tali fastidi, di un bel week end immersi fino al naso nelle acque calde dei numerosi stabilimenti termali sparsi sul nostro territorio.

Oggi ci dedichiamo in maniera particolare a quelli presenti nel Lazio, regione ricca di salutari falde acquifere. Iniziamo il nostro viaggio dalla provincia di Viterbo, dove tra i vari centri spiccano le storiche ‘Terme dei  Papi’ (http://www.termedeipapi.it/).

Classificato dal Servizio Sanitario Nazionale in I Classe Super, questo stabilimento è noto per la suggestiva e monumentale piscina di oltre 2.000 mq alimentata dalla sorgente Bullicame; le sue acque hanno proprietà curative in ambito di  Reumatologia e Riabilitazione, Otorinolaringoiatria, Pneumologia, Ginecologia, Dermatologia e Medicina Estetica, Odonto-Stomatologia; qui viene inoltre usato anche fango termale vergine, giunto a maturazione con processi naturali.

Altro stabilimento tra i più rinomati in Italia si trova poi in provincia di Frosinone, a Fiuggi (http://www.termedifiuggi.com), la cui acqua è minimamente mineralizzata, con grande potenzialità diuretica e perciò indicata per le cure delle patologie delle vie urinarie e del metabolismo. Le fonti Bonifacio VIII e Anticolana sono situate ad un’altitudine di 621 m ed alle fontanelle ad esse collegate possono accedere contemporaneamente fino a 25.000 persone. L’Acqua di Fiuggi è accreditata presso il Servizio Sanitario Nazionale per la cura della calcolosi renale e delle sue recidive. Recentemente è stata dimostrata la presenza al suo interno di una molecola che, aggregandosi al calcolo, ne provoca la disgregazione.

Fonte Bonifacio, Fiuggi


 

A soli 20 km da Roma troviamo invece le Terme ‘Acque Albule’ di Tivoli (http://www.termediroma.org/it/home.php), che devono il loro nome al colore latteo che assume l’acqua a contatto con l’aria, per il passaggio dell’idrogeno solforato allo stato gassoso. Lo stabilimento, dotato di ampio parco, grandiose piscine termali, sala convegni e un poliambulatorio con molteplici
attività diagnostico-terapeutiche, eroga cure termali tradizionali anche in convenzione con il S.S.N.

Sempre in provincia di Roma sono presenti poi gli storici Bagni di Stigliano: situati in località Canale Monterano, sono inseriti in un ampio parco di 20 ettari all’interno di uno scenario naturalistico di considerevole bellezza, tra i monti della Tolfa e il lago di Bracciano. (http://www.termedistigliano.it/it).

 

Terme di stigliano

 

 

Le terme di Cotilia si trovano invece in provincia di Rieti, zona ricchissima di falde acquifere; l’attrezzato centro termale a 15 km dalla città sfrutta le proprietà di tre sorgenti (Vecchi Bagni, Nuovi Bagni e Fonte del Chiosco), che alimentano naturalmente varie pozze e laghi. (http://www.regione.lazio.it/rl_turismo/?vw=contenutidettaglio&id=50)

 

Terme di Cotilia

 

 

Terminiamo il nostro viaggio in provincia di Latina, dove le acque delle Terme di Suio sono sfruttate in 9 diversi stabilimenti, tra cui spicca l’attrezzato Complesso Termale Vescine (http://www.termevescine.com/), dove le cure sanitarie sono unite al relax e alla cura estetica.

Terme di Suio


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