GUIDA VENEZIA: alla scoperta della Serenissima

da GettyImages

Tutte le informazioni utili per un viaggio a Venezia \ Roma – Venezia “la Serenissima”, unica ed inimitabile, è nata come Venere dalla schiuma del mare e si innalza sull’acqua grazie ad una fitta foresta di fondamenta sapientemente posizionate per sostenerla. Il suo destino è da sempre legato al mare e vista dall’alto assomiglia a un pesce diviso a metà dal maestoso Canal Grande. Con le sue oltre tre mila Calli, duecento canali e quattrocento ponti non smetterà mai di far innamorare gente di ogni parte del mondo.

Il momento migliore per visitarla è senz’altro la primavera, con le sue giornate sempre più lunghe e i tramonti suggestivi, mentre l’afa e la calca tipiche dell’estate rendono l’esplorazione della città faticosa e poco agevole, considerando anche che agli inizi di settembre il Lido è invaso dagli amanti del cinema che accorrono in frotte per le assegnazioni dei Leoni d’Oro. L’inverno invece è rigido ed umido e bisogna star attenti all’acqua alta, anche se vale la pena soffrire un po’ di freddo a Carnevale per godersi lo spettacolo delle piazze che si animano di affascinanti maschere settecentesche.

 

COSA VEDERE

 

IL CANAL GRANDE. Non esiste viaggio o week-end a Venezia che non preveda un giro in gondola. Certo, le tariffe dei gondolieri sono salate, meglio optare per un vaporetto, ma la città vista dalle acque offre il meglio di sé ai turisti affascinati dagli ingressi riccamente ornati dei palazzi e dalla visione delle chiese e dei monumenti storici che qui si affacciano.

Il Canal Grande collega il Bacino di San Marco all’Innesto del Ponte della Libertà, con un percorso sinuoso di quattro chilometri in cui è possibile ammirare tutte le bellezze e lo splendore raggiunto dalla Repubblica veneziana. Ogni fine maggio il canale è invaso dalla celebre Regata Storica, un corteo in costume in cui sfilano le tipiche imbarcazioni cinquecentesche capeggiate dal Bucintoro, simbolo della Serenissima.

 

MUSEI. In una città ricca di storia e d’arte come Venezia, è d’obbligo una visita alle Gallerie dell’Accademia a Campo della Carità, in cui sono esposte alcune delle opere più celebri dei maggiori artisti veneziani come Bellini, Mantegna e l’inquietante dipinto della Pietà di Tiziano. Un concentrato di arte rococò, barocca e rinascimentale senza pari, in cui è facile perdersi tra visioni paradisiache e imponenti affreschi.

Se siete alla ricerca delle meraviglie barocche della città allora non potete perdervi il Museo del Settecento Veneziano Ca’ Rezzonico, ultima dimora del poeta Robert Browning. Qui potrete immergervi nell’atmosfera del XVIII secolo e godervi gli affreschi e il fasto degli arredi del Salone da Ballo e della Sala del Trono.

Per chi preferisce l’arte moderna c’è la Peggy Guggenheim Collection, nel Palazzo Venier dei Leoni, in cui l’eccentrica collezionista e milionaria visse per oltre trent’anni raccogliendo alcune tra le maggiori opere del XX secolo: da La donna seduta di Mirò alla Nascita del desiderio liquido di Dalì, passando per La Pipa di Picasso e i numerosi dipinti di Max Ernst, grande esponente del surrealismo nonché marito della Guggenheim. Il retro del palazzo ospita una collezione dedicata ad alcuni artisti italiani futuristi e non, come Modigliani e Morandi, mentre l’ala ovest ospita mostre temporanee.

Se invece i vostri gusti vi portano alla ricerca delle opere contemporanee più celebri e discusse, allora Punta della Dogana è il museo che fa per voi. Il miliardario francese Francois Pinault ha collezionato talmente tanti pezzi di arte contemporanea da riempire l’intero Palazzo Grassi, e dover quindi trasferire la sua nuova collezione iniziata con l’architetto minimalista Tadao Ando in questo spazio all’avanguardia ricavato da vecchi magazzini. Un luogo dall’architettura interessante e dal fascino indiscusso.

 

MONUMENTI. La Basilica di San Marco è uno dei maggiori luoghi di culto al mondo e incarna l’antico splendore marittimo e commerciale della Serenissima. Le sue cupole offrono visioni da mozzare il fiato e la successione di archi e di tesori tra cui la Pala d’Oro, finemente decorata con lacche e preziosi, e una presunta spina della corona di Cristo risalente al saccheggio di Costantinopoli. Con l’ascensore è possibile salire in cima al campanile della basilica per ammirare la laguna in tutto il suo splendore.

Per avere un raro esempio di gotico civile invece occorre andare a Palazzo Ducale, sede dei doge e di tutte le istituzioni pubbliche della millenaria Repubblica. Qui potrete visitare l’appartamento del doge e una miriade di sale ufficiali per giungere all’enorme Sala del Maggiore Consiglio su cui troneggia il Paradiso di Tintoretto, uno dei più grandi dipinti ad olio mai realizzati, e l’Apoteosi di Venezia del Veronese. Un labirinto di corridoi infine conduce al Ponte dei Sospiri e quindi alle Prigioni Nuove, mentre si dice che Casanova fu rinchiuso nei Piombi delle Prigioni Vecchie.

Sul Gran Canale sorge il primo e più antico ponte di Venezia: il Ponte di Rialto, fulcro commerciale della città con il suo vivace mercato. Qui è dal 1300 che si vende pesce fresco, mentre gli archi neo-gotici della Pescaria hanno poco più di cent’anni e la Chiesa di San Giacomo in Rialto si erge a cuore pulsante della città. Non a caso sembra sia stata edificata proprio il giorno della fondazione di Venezia, il 25 marzo 421.

Attraversando il ponte si giunge al quartiere di San Polo, in cui sorge Santa Maria Gloriosa dei Frari, chiesa costruita dai francescani che vanta un grandioso altare di Giovanni Bellini presidiato dall’imponente Assunzione di Tiziano.

 

COSA MANGIARE

Nonostante il continuo proliferare di fast food e locali turistici, non si può visitare Venezia senza aver mangiato gli sfiziosi cicheti dei tanti Bacari distribuiti per la città. Queste taverne caratteristiche, che prendono il nome da un vino pugliese che andava particolarmente di moda alla fine del XVIII secolo, non hanno mai perso il loro appeal e offrono il meglio dei piatti tradizionali veneti: dagli antipasti a base di pesce ai bigoli in salsa, dal baccalà mantecato a mano ai formaggi pregiati.

Il Bacaro per eccellenza è Alla Vedova – ufficialmente il nome sarebbe Ca’ d’Oro, ma i veneziani non hanno mai digerito il cambiamento – rinomato per le sue polpettine, i suoi spaghetti al nero di seppia e l’ambiente caratteristico con tavolacci di legno scuro e pentole di rame che pendolo dal soffitto.

Mentre pare che Casanova frequentasse la Cantina Do Mori, dove oggi tonno, carne cruda e formaggi attirano i turisti e gli affezionati ordinano il “francobollo” un panino con gorgonzola, radicchio e affettato.

In un vicoletto a due passi dal ponte di Rialto e al vicino mercato del pesce, c’è la sosta prediletta dei veneziani: All’Arco, una cicheteria che espone in bella vista calamari, gamberi, scampi e speck con pane abbrustolito, peccato che solo gli abitué possano gustare i favolosi panini caldi con salsiccia di manzo bollito farcita di senape.

 

VENEZIA DI NOTTE

Niente riempie la vista come l’incanto notturno delle calli illuminate e di una Piazza San Marco animata dalle orchestrine dei bar vicini. La sera è il momento ideale per rubare qualche scatto degli scorci più suggestivi della città, ma se il vostro animo mondano è alla continua ricerca di musica e divertimento, allora dovete proprio fare un salto a Campo Santa Margherita, frequentatissimo dai giovani e pieno di bar e locali di ogni tipo. Qui c’è il Margaret DuChamp, dove sentire musica dal vivo, e il raffinatissimo Champagne Lounge. Se siete alla ricerca di qualcosa dal sapore retrò il Caffè Rosso fa al caso vostro, mentre nella zona dell’Erbaria c’è uno dei club più amati dai veneziani: il Naranzaria, un’osteria ricavata da un vecchio magazzino vicino al ponte di Rialto.

Se invece vi sentite fortunati, potete sfidare la sorte in una delle più belle case da gioco del mondo il Casinò di Ca’ Vendramin Calergi, primo sontuoso esempio del Rinascimento veneziano e situato proprio sul Canal Grande attira ogni anno milioni di turisti e giocatori da ogni dove.

 

COME ARRIVARE E COME MUOVERSI

Per chi arriva dall’Italia il treno è di sicuro la soluzione più semplice ed economica. Centinaia di treni collegano l’unica stazione di Venezia – Santa Lucia – al resto del bel paese, assicurando ai viaggiatori una grana in meno: quella di non sapere dove parcheggiare l’auto!

Per chi invece volesse comunque raggiungere la Serenissima in macchina, potrà parcheggiare a Piazzale Roma, direttamente in città, o sull’Isola del Tronchetto per poi raggiungere il centro con il nuovo People Mover o con il battello linea 2. Se invece doveste parcheggiare di fronte alla stazione ferroviaria di Mestre, da lì potrete raggiungere Venezia tramite treno o autobus, infatti molte linee fanno capolinea proprio a Piazzale Roma.

Se invece il vostro aereo atterra all’aeroporto Marco Polo, potete optare per un comodo ma dispendioso taxi, un autobus o gli aliscafi delle linee AliLaguna, di sicuro più economici.

Per gli spostamenti in città è bene ricordarsi le poche e semplici regole che vigono tra i canali e le calle della laguna: niente auto, niente biciclette e niente pattini. Per visitare la città non c’è niente di più suggestivo di una passeggiata a piedi, ma se non temete il mal di mare e volete godervi la Serenissima come dei veri veneziani, allora non potete perdervi una corsa sui vaporetti dell’ACTV: le linee 1 e 2 attraversano il maestoso Canal Grande, la linea N collega i principali punti della città di notte, mentre i “giracittà” offrono delle splendide panoramiche.

E se avete in mente una puntatina alle celebri isole della Laguna Nord – Torcello, Murano e Burano – non vi resta che prendere la linea 3, più veloce, o la 4, con più fermate intermedie.

 

Silvia Fanasca

 

 

 

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