Brindisi barcone si ribalta: 3 i morti, continuano le ricerche dei dispersi

3 le vittime accertate, continuano le ricerche in mare \Roma – Se durante i mesi estivi la presenza in mare di navi cariche di immigrati faceva parlare molto, con il venir meno del caldo e con l’abbandono delle spiagge prese d’assalto dai vacanzieri, il fenomeno dell’arrivo di centinaia di persone principalmente dall’Africa e dall’Asia rischia di scomparire dalle pagine dei giornali per riproporsi solo quando arriva la tragedia. La tragedia è infatti avvenuta sabato scorso nei pressi di Carovigno, piccola frazione a nord di Brindisi, quando una barca a vela, con a bordo circa 80 persone, si è ribaltata a causa delle cattive condizioni del mare. Gli immigranti, provenienti  per la maggior parte dal Bangladesh, ma anche dall‘ Afganistan, Iran e Iraq, si sono gettati in mare cercando di raggiungere a nuovo la costa ma, 3 di loro non ce l’hanno fatta. A fine serata il bilancio dei morti è di tre persone, con oltre 30 dispersi molti dei quali però potrebbero essersi messe in salvo in modo autonomo per poi fuggire a piedi. L’intervento immediato della Guardia Costiera e degli uomini della Capitaneria di Porto ha consentito il salvataggio di oltre 40 persone che sono state trasportate presso il centro di accoglienza Restinco a Bridisi.

Mentre continueranno per tutta la giornata di oggi le ricerche per trovare le possibili altre vittime del naufragio, crescono le polemiche perché, secondo quanto riferiscono le forze dell’ordine locali, sembra che a bordo del barcone, partito 5 giorni fa dalla Turchia, ci fossero anche gli scafisti, probabilmente fuggiti insieme a molti altri. Tramite interrogatori e confronti la polizia sta tentando di individuare i due scafisti ma, a rendere più arduo il loro lavoro c’è il fatto che molti migranti non solo non parlano italiano, ma utilizzano dialetti locali che gli interpreti non conoscono.

 

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