Il Colosseo è il simbolo di Roma e per gran parte del mondo quello dell’Italia intera, ma se vi dicessimo che ne esiste un altro di dimensioni enormi, antico come l’Anfiteatro Flavio e conservato addirittura in condizioni migliori?
Tra le varie opere architettoniche di origine romana, l’Anfiteatro Flavio (conosciuto come Il Colosseo) è probabilmente quella più conosciuta al mondo. Struttura dedicata agli spettacoli pubblici ed i giochi per il popolo, il Colosseo era il luogo di aggregazione più popolare della Roma imperiale. Sebbene quello costruito nella Capitale dell’Impero sia stato il primo (la costruzione fu commissionata da Vespasiano nel 72 d.C.) ed il più imponente di tutti, non era l’unico e non è il solo ad essere giunto fino ai giorni nostri.
La popolarità degli spettacoli divenne presto enorme e anfiteatri simili a quello originale vennero costruiti in altre zone d’Italia (quello di Capua ne è un esempio) e in varie province dell’Impero come ennesimo simbolo del dominio di Roma sulle province. Ancora oggi è possibile visitare degli anfiteatri romani in Francia (Arles e Nimes), in Germania (Treviri), Croazia (Pola), Spagna (Tarragona) e persino in Libia.
Si tratta di strutture decisamente più piccole rispetto all’anfiteatro di Roma, nemmeno paragonabili per dimensioni e capienza, alcune delle quali per altro hanno uno stato di conservazione decisamente peggiore di quello del Colosseo. C’è però una struttura che si è mantenuta addirittura meglio del Colosseo e che ha sulle spalle quasi 2000 anni.
Se si eccettuano quello di Roma e quello di Capua, l’anfiteatro di Jem è il più grande in assoluto e di certo è il più grande costruito al di fuori dei confini italiani. Progettato e costruito su volere dell’Imperatore Giordano III tra il 230 ed il 238 d.C., questo Colosseo rappresentava l’estensione del potere e della cultura di Roma in territorio africano ed è ancora oggi uno dei monumenti più importanti e visitati della Tunisia.
A differenza della più nota struttura simbolo della Capitale, l’anfiteatro di Jem si è conservato in maniera incredibile e ancora oggi è possibile percorrere sia i corridoi che portavano alle tribune degli spettatori, sia calpestare il centro dell’arena in cui avvenivano i combattimenti tra gladiatori, sia visitare i sotterranei in cui venivano imprigionati gli schiavi che si sarebbero poi esibiti per conquistare il favore del pubblico, la salvezza e nei casi più fortunati la libertà.
Grazie al perfetto stato di conservazione di questo Anfiteatro è più semplice immaginare come si svolgevano gli spettacoli, qual era la vita che conducevano i gladiatori al suo interno e anche l’esperienza che vivevano gli spettatori sugli spalti. Nonostante l’ottimo stato di conservazione non aspettatevi la medesima imponenza del Colosseo, si tratta infatti di una struttura grande appena la metà visto che i suoi spalti potevano ospitare un massimo di 35mila persone, mentre quelli dell’Anfiteatro Flavio ne potevano ospitare addirittura tra le 50mila e le 80mila.