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Destinazioni e Guide turistiche

Guida del Nepal: alla scoperta del tetto del mondo

Guida del Nepal: alla scoperta del tetto del mondo. Tutte le informazioni utili da conoscere.

Vi portiamo alla scoperta di un Paese misterioso e affascinante, il Nepal. Un luogo di scenari meravigliosi, con paesaggi incredibili che lasciano senza fiato. Qui trovate le montagne più alte del mondo e luoghi dalla spiritualità intensa e coinvolgente.

Guida del Nepal: alla scoperta del tetto del mondo (Vista sul Monte Everest e sul Nuptse, Sagarmatha National Park. Adobe Stock)

Situato nel cuore dell’Asia centro-meridionale e privo di sbocco sul mare, il Nepal è territorio di montagne. Qui si trovano le vette più alte del mondo della catena dell’Hyamalaya, su tutte il Monte Everest (8.848 m), condiviso con il Tibet. Insieme al Tibet, il Nepal può essere chiamato il tetto del mondo.

Qui vi proponiamo la guida del Nepal con tutte le informazioni utili per la vostra visita. Dove andare e cosa vedere in uno dei luoghi più incredibili e spettacolari del nostro pianeta.

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Guida del Nepal: alla scoperta del tetto del mondo

Il Nepal si estende ai piedi della catena centrale dell’Himalaya, che condivide con il Tibet, regione autonoma appartenete alla Cina con cui confine a nord. Mentre a sud, est e ovest confina con l’India. È compreso tra la pianura del Gange e la catena montuosa dell’Himalaya e non ha sbocchi sul mare. La sua capitale è Katmandu.

Purtroppo il 25 aprile del 2015 il Nepal è stato colpito da un devastante terremoto. Il terribile sisma di magnitudo 7,8 ha colpito il distretto di Lamjung nella Regione Occidente. Alcuni edifici storici sono andati distrutti, tra questi c’è anche la Torre Dharahara, già ricostruita dopo il sisma del 1934, che si trovava nella famosa Piazza Durbar di Katmandu ed era stata riconosciuta come patrimonio dell’umanità dell’Unesco.

Tra le montagne più importanti del Nepal c’è anche il massiccio dell’Annapurna, appartenente sempre nella catena dell’Himalaya. Insieme al K2 è una delle vette più pericolose da scalare.

Guida del Nepal: cosa vedere

Lago Phewa con la catena dell’Annapurna, valle di Pokhara (Adobe Stock)

Il Nepal è il paradiso degli amanti della natura libera e selvaggia. Qui ci si perde tra montagne maestose e ampie vallate solitarie, dove i colori sono vivi e i contorni netti. Camminare per questi luoghi vi darà la sensazione di toccare il cielo con un dito, portandovi in un’altra dimensione. I templi antichi disseminati nel territorio vi circonderanno di un’atmosfera carica di spiritualità. Esperienze uniche ed irripetibili, da vivere in un Paese ai confini del mondo. La ricchezza di meraviglie della natura, di storia e cultura contrasta purtroppo con la realtà di un Paese molto povero, ma allo stesso tempo ospitale e accogliente. Un Paese indimenticabile, dove chi ci è stato torna con rinnovato entusiasmo.

Un viaggio i Nepal comprende l’immancabile tappa alla città di Katmandu. Qui antico e moderno si mescolano, dagli antichi templi ed edifici storici, con i tipici tetti sovrapposti, al caos della metropoli, sommersa dalla folla e dal traffico. Nonostante i disagi e la confusione della città contemporanea, Katmandu e il suo agglomerato urbano, che ha incluso le cittadine di Patan e Bhaktapur, esprimono ancora un immutato fascino da favola.

Kathmandu, Piazza Durbar, prima del terremoto del 2015 (iStock)

Katmandu è la più grande città del Paese e si trova nell’omonima valle del Nepal centrale. Il suo centro storico risale al XVII secolo, tarda epoca Malla. Il cuore è la famosa Piazza Durbar, ricca di edifici antichi e templi induisti. Hanuman Dhoka è il palazzo reale. A seguito della seconda scossa di terremoto a maggio del 2015, anche la Torre di Basantapur è andata distrutta, purtroppo. Oltre ai templi indù, in città si trovano importanti luoghi di culto buddista, come il celebre complesso di Swayambhunath, conosciuto anche come il Tempio delle Scimmie, posto su una collina ad ovest della città, e il monumento di Bodhnath, uno stupa buddista situato nella periferia orientale di Katmandu che con i suoi 36 metri è uno dei più grandi al mondo.

In merito ai paesaggi naturali, da non perdere è la visita al massiccio montuoso dell’Annapurna e al suo territorio circostante. Situato nel Nepal centrale, nella catena dell’Himalaya, questo massiccio è lungo ben 55 km ed è il decimo monte più alto della Terra. La sua cima più alta, l’Annapurna I, raggiunge 8.091 metri. È stato il primo ottomila ad essere conquistato dall’uomo. Insieme all’ultimo tratto del K2 è considerato uno dei più pericolosi al mondo, con un elevato tasso di mortalità tra gli scalatori.

Annapurna, dal villaggio di Ghnadruk, Nepal (iStock)

Un’altra montagna da vedere è la Machapuchare, sempre nella catena dell’Himalaya. Alta 6.993 metri è considerata una delle vette più spettacolari del mondo per la sua forma a punta e il panorama che la circonda. Si trova davanti alla città di Pokhara e per gli abitanti della zona è una montagna sacra al dio Shiva, vietata agli alpinisti. Ufficialmente la sua vetta non è stata mia violata, anche se pare che un alpinista l’abbia scalata illegalmente negli anni ’80. Nel 2014 il Nepal ha aperto agli alpinisti 104 montagne gestite dalla Nepal Mountaineering Association, che si possono scalare a tariffe economiche. La montagna di Machapuchare è stata inserita dalla guida Lonely Planet nella lista dei luoghi sperduti del mondo da visitare nel 2016.

Quando andare in Nepal

Il periodo migliore per visitare il Nepal è nei mesi di ottobre e novembre, durante la stagione secca. In questi mesi il clima è mite, l’aria è limpida, con un ottima visibilità. In primavera, fino ad aprile, invece, la visibilità è meno buona, a causa della polvere, ma la temperatura è migliore e la stagione è ricca di fiori. Tra maggio e giugno c’è troppa polvere e il caldo è insopportabile, mentre dalla metà di giugno a settembre è la stagione dei monsoni. Nei mesi di dicembre e gennaio c’è una buona visibilità, ma fa molto freddo e molti alberghi di Katmandu sono senza riscaldamento.

Come arrivare e spostarsi

I voli diretti per il Nepal sono piuttosto rari. Chi parte dall’Europa è pertanto obbligato a fare scalo nei Paesi vicini, di solito in India. Gli unici voli diretti dall’Europa per il Nepal sono quelli della compagnia aerea TUIfly che parte da Amsterdam. Tutti gli altri voli fanno scalo nella Penisola Arabica o In India. L’unico aeroporto internazionale del Nepal è il Tribhuvan Airport di Kathmandu, a 6 km di distanza dalla città. C’è anche chi entra in Nepal via terra, dall’India. In questo caso il mezzo più comodo e veloce è l’autobus. Dal Tibet si può entrare in Nepal attraverso il valico di Kodari, ma solo se si viaggia in gruppo.

Per spostarsi all’interno del Nepal, i voli interni sono cari e spesso sono in ritardo o subiscono cancellazioni, a causa del clima. I voli nazionali sono gestiti dalla Royal Nepal Airlines e da alcune compagnie private. Per viaggiare con un volo nazionale occorre prenotare con una settimana di anticipo e riconfermare la prenotazione tutti i giorni, per evitare di essere scavalcati da altri viaggiatori in caso di overbooking. Il mezzo più usato per gli spostamenti interni è l’autobus, molto economico, ma anche molto scomodo e lento. Il servizio bus è frequente e regolare. Da Katmandu a Pokhara ci sono diverse corse riservate ai turisti, migliori di quelle solitamente usate dai residenti.

In Nepal non esiste una rete ferroviaria e non si possono noleggiare automobili, se non con un autista locale. Per i percorsi brevi, molti turisti si spostano in bicicletta oppure direttamente a piedi. Nella valle di Kathmandu e intorno a Pokhara per gli spostamenti brevi si usano taxi, anche senza tassametro, i tempo (un veicolo a tre ruote), le autorisciò, i risciò e le biciclette. Segnala la guida Lonely Planet.

Documentazione necessaria

Stupa in Swayambhunath Monkey temple in Kathmandu, Nepal (iStock)

Per entrare in Nepal è necessario il passaporto, con validità residua di almeno sei mesi e comunque superiore al periodo di permanenza nel Paese. E’ obbligatorio anche il visto d’ingresso, che si può ottenere direttamente entrando nel Paese, presso la frontiera terrestre o all’aeroporto di Kathmandu, presentando il passaporto e due foto tessera. È inoltre possibile ottenere il visto presso il Consolato Onorario del Nepal a Roma (Largo C. Grigioni 7/8 – 00152 Roma; tel.: 0039 0653293402/403/405; fax: 0039 06 53293416; e¬mail: paoloavventure@tin.it). Per maggiori informazioni si consiglia di visitare il sito: http://www.nepalimmigration.gov.np/

Nel caso ci si rechi in Nepal con un volo in transito per l’India, si consiglia di munirsi di un visto di transito da richiedere alle Autorità consolari indiane in Italia. In assenza del visto non è possibile lasciare la zona aeroportuale (es. in caso di ritardi nelle coincidenze).

In Nepal non è consentito svolgere attività lavorative né di volontariato con il visto turistico. Eventuali violazioni potrebbero essere perseguite dalle autorità nepalesi anche in sede penale.

In Nepal, inoltre, vige un sistema di registrazione dei turisti stranieri denominato “Trekkers’ Information Management System” (TIMS). Pertanto chi si reca nel Paese per effettuare un trekking, inclusi coloro che non fanno parte di un gruppo organizzato, devono essere in possesso di una carta TIMS emessa dalle agenzie “Trekking Agency Association of Nepal” TAAN o dal “Nepal Tourism Board” NTB. In caso di emergenza, questo sistema aiuterà le autorità locali a individuare i turisti. Le carte TIMS possono essere richieste in Nepal presso agenzie di trekking autorizzate, presso gli uffici TAAN di Kathmandu e Pokhara o presso l’ufficio NBT a Kathmandu. Per maggiori informazioni, si prega di consultare il sito http://www.taan.org.np (TAAN).

Per ulteriori informazioni rimandiamo alla pagina dedicata al Nepal del portale Viaggiare Sicuri: https://www.viaggiaresicuri.it/country/NPL.

Machapuchare, Nepal (Foto di Nancy Collins. CC BY-SA 3.0 via Commons)

Valeria Bellagamba

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Valeria Bellagamba