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Guida di Ragusa: cosa bisogna sapere della città del Barocco

Guida di Ragusa: cosa bisogna sapere della città del Barocco. Le informazioni utili per la visita.

Guida di Ragusa: cosa bisogna sapere della città del Barocco (Adobe Stock)

La città siciliana di Ragusa è una meraviglia urbana e naturale. Il paesaggio che la circonda, con i Monti Iblei, e il centro abitato arrampicato su una catena collinare rappresentano uno scenario caratteristico.

Il centro storico di Ragusa è ricco di chiese, palazzi antichi e monumenti che per la sua architettura barocca è stato riconosciuto Patrimonio dell’Umanità Unesco, nell’ambito del sito diffuso delle Città tardo barocche del Val di Noto (Sicilia sud orientale).

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Guida di Ragusa: alla scoperta della città del Barocco

Ragusa sorge nella punta sud-orientale della Sicilia, a circa 500 metri sul livello del mare, ed è il capoluogo di provincia più meridionale dell’Italia. Dista dal mare circa 20 km. La parte più elevata del suo territorio è la cima del Monte Arcibessi, a 906 metri. Ragusa è fra i comuni d’Italia vicini al mare con il più elevato dislivello. La città è delimitata a est dal  Monte San Cono, dove scorre il fiume Irminio, e a nord dal Monte Patro, dove scorre il fiume San Leonardo. A sud si trova il monte Bollarito. La parte antica della città, Ibla, sorge su una collina a ovest. Il resto della città di Ragusa si estende su un monte adiacente.

Vista di Ragusa con la chiesa di Santa Maria dell’Itria (Foo di Ludvig14, CC BY-SA 4.0, Wikicommons)

La storia

La città di Ragusa ha origini molto antiche. I primi insediamenti, sulla collina di Ibla, risalgono al XIV secolo a. C. La zona era abitata dai Siculi, di cui sono rimaste tracce nelle necropoli attorno alla città. Il territorio fu poi occupato dai Greci e dai Romani. La città vera e propria nasce in epoca bizantina (IV secolo). In questo periodo nasce il nome di Ragusa, che verrebbe da Rογος, Ragous, Rogos, granaio, grazie alla ricchezza agricola della zona.

Durante la dominazione araba (IX-X secolo), il nome è diventato <>Ragus o Rakkusa, che in arabo significa “luogo famoso per un sorprendente avvenimento”, forse una battaglia. Il nome è stato poi latinizzato in Ragusia, in epoca normanna e aragonese. Secondo un’altra potesi, il nome verrebbe dal greco Heraea, diventato poi Heresium per passare a Reusium, Reusia, Rakkusa sotto gli arabi. Secondo una teoria, affermatasi nel Seicento, Heraea verrebbe dall’antica città greca di Hybla Heraia, anche se la sua ubicazione non è stata mai accertata. Una teoria che seppure non confermata ha finito per dare il nome di Ibla o Ragusa Ibla all’antico quartiere della città.

Nel1693 Ragusa fu distrutta dal terribile terremoto del Val di Noto, che provocò pesanti devastazioni in tutta la Siclia orientale, con circa 60.000 vittime. La città fu ricostruita subito dopo, I nobili (Sangiorgiari) ricostruirono Ragusa nello stesso luogo della città antica, a Ibla, mentre la borghesia (Sangiovannari) costruì le proprie case e botteghe nella contrada del Patro, la collina che sorge ad ovest di Ibla. Così è nato il particolare assetto urbanistico che la città conserva ancora oggi, diviso un due parti principali: Ragusa Superiore, in posizione più elevata, e Ragusa Ibla, ricostruita sulle rovine dell’antica città secondo l’antico impianto medioevale.

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Ragusa, Basilica di San Giorgio (Andrew Malone, CC BY 2.0, Wikicommons)

Guida di Ragusa: cosa vedere

La parte dove è concentrata la maggior parte dei monumenti è Ragusa Ibla.  Qui si trovano ben 14 dei 18 monumenti di Ragusa in stile tardo barocco iscritti nel patrimonio dell’umanità Unesco.In complesso, però, la città vecchia di Ragusa comprende oltre cinquanta chiese e numerosi palazzi in stile barocco. Un patrimonio architettonico inestimabile, di travolgente bellezza.

Tra i principali monumenti di Ibla ricordiamo l’imponente Duomo di San Giorgio, costruito nel XVIII secolo, in stile barocco siciliano e neoclassico. Alla chiesa si accede da un’imponente scalinata che parte da piazza Duomo. Una piazza lunga e stretta, abbellita con palme, dove si affacciano Palazzo Maiorana, Palazzo Maggiore, Palazzo Arezzi,Palazzo Arezzo Di Trifiletti e Circolo di Conversazione. Più a est, su via XXV aprile troviamo il Palazzo Arezzo di Donnafugata che ospita un piccolo e delizioso teatro. In fondo alla via sorge la Chiesa di San Giuseppe, un altro bell’esempio di barocco siciliano.

Da vedere il Giardino Ibleo, un bel giardino all’italiana, con aiuole e siepi ordinate che sorge su uno sperone di roccia, con una eccezionale vista sulla valle dell’Irminio. Il Giardino Ibleo ha un grande viale costeggiato di palme e ospita ben tre complessi religiosi: la Chiesa di San Vincenzo Ferreri, la chiesa di San Giacomo Apostolo e la chiesa di Sant’Agata con il convento dei cappuccini. Da vedere vicino al giardino il Portale di San Giorgio, in stile gotico catalano, parte dell’antica chiesa di San Giorgio andata distrutta nel terremoto del 1693.

Altri siti di interesse ad Ibla sono Palazzo Battaglia e Porta Walter, detta anche porta Vattiri, è l’unica delle cinque porte d’ingresso alla città antica arrivata fino a noi e uno dei pochi resti della cinta muraria antica.

Ragusa, Cattedrale di San Giovanni (trolvag, CC BY-SA 3.0, Wikicommons)

Piazza della Repubblica è il punto di congiunzione tra Ibla e Ragusa Superiore. Qui si affacciano la chiesa Anime Sante del Purgatorio e Palazzo Corsini. Sulla Salita del Commendatore incontriamo la chiesa di Santa Maria dell’Itria, con il campanile sovrastato da una cupola azzurra, e il Palazzo della Cancelleria. Il cuore di Ragusa Superiore è Piazza San Giovanni dove sorge la Cattedrale di San Giovanni Battista (XVII-XVIII secolo). Altro splendido esempio di barocco siciliano, con sontuosa facciata principale. Su piazza San Giovanni, lungo Corso Italia, si affaccia la Chiesa della Badia con il piccolo teatro della Badia. Da vedere in zona il Palazzo Schininà sede della Curia vescovile.

A sud della Cattedrale di San Giovanni si trova il Ponte Vecchio di Ragusa o Ponte dei Cappuccini. È il ponte più vecchio della città, attraversa la vallata Santa Domenica, collegando il centro storico con la parte sud di Ragusa.

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Guida di Ragusa: cosa fare

Oltre ala visita al centro storico della città di Ragusa non dovete perdervi il bel territorio circostante, che si presta ad escursioni, trekking e passeggiate. Spostatevi sulla costa per visitare le località balneari di Marina di Ragusa e Punta Secca, resa famosa dalla serie tv Il Commissario Montalbano come località immaginaria di Marinella, dove si trova la casa sul mare del commissario. Molti luoghi del ragusano sono location della serie tv, tra cui Ragusa Ibla. Da visitare nei dintorni anche i bei centri di Scicli, città con altri capolavori del barocco, e Modica, famosa per il cioccolato. A una ventina di chilometri a ovest da Ragusa si trova il bel Castello di Donnafugata.

Da non perdere le specialità della cucina locale, che potete gustare nei ristoranti della città e nei numerosi agriturismi del territorio. Segnaliamo i ravioli di ricotta dolce con sugo di maiale, la ricotta calda e tanti altri formaggi.

Giardino Ibleo di Ragusa (Gdiquattro, Wikipedia)

Informazioni pratiche

Le informazioni utili per la vista alla città di Ragusa. Quando visitarla e come raggiungerla.

Quando andare

La città di Ragusa ha una posizione geografica di tipo collinare con un clima mediterraneo, ma temperature medie più basse rispetto ad altre città che si affacciano sulla costa siciliana. Salire a Ragusa dal mare, può quindi aiutare a trovare un po’ di frescura dal caldo africano della costa. Il mese più caldo a Ragusa è generalmente quello di luglio. L’inverno è mite, ma piovoso. Nella parte più alta della città possono verificarsi anche delle nevicate, durante la stagione fredda. Il periodo piovoso dura fino a marzo. La stagione migliore per visitare la città è dunque la primavera inoltrata e l’estate. Anche il mese di settembre è ideale per le visite, ancora abbastanza caldo e non troppo piovoso.

Come arrivare

In aereo. L’aeroporto più vicino a Ragusa è quello di Comiso, a poco più di 20 km dalla città. L’aeroporto di Catania Fontanarossa dista circa 100 km.

Per arrivare da Catania a Ragusa in auto si prende la A18 per Siracusa e poi la Strada Statale 194 in direzione Ragusa. In auto da Palermo si prende l’autostrada A19 Palermo-Catania fino a Caltanisetta, poi si prosegue sulla Statale 626 fino a Gela e quindi sulla 115 fino a Ragusa. Oppure si passa da Caltagirone, prendendo la SS 117bis, la SS 417 e poi la SS 124, la SS 683 e la SS 514.
Da Agrigento si deve seguire la strada costiera 115 in direzione Gela. Da Siracusa prendere la statale 115 per Noto e Ragusa.

In treno. Ragusa è raggiungibile in un’ora con il treno da Gela e circa due ore da Siracusa.

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Ragusa, Ibla (iStock)

Valeria Bellagamba

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Valeria Bellagamba