Stato di emergenza in Giappone per Covid: Olimpiadi di Tokyo a rischio?

Stato di emergenza in Giappone per nuova ondata Covid: Olimpiadi di Tokyo a rischio? Le ultime notizie.

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Tokyo, Olimpiadi a rischio (Foto di Yuichi Yamazaki/Getty Images)

Il Giappone è nel pieno di una quarta ondata dell’epidemia di Covid-19 e lo stato di emergenza è stato prorogato fino al 20 giugno. I numeri non sono quelli delle precedenti ondate in Europa, ma la situazione è preoccupante perché l’epidemia è in ripresa. Mentre il numero dei vaccinati è ancora molto basso.

Una situazione che mette a rischio le Olimpiadi di Tokyo che si sarebbero dovute tenere lo scorso anno. Poi rimandate a questo.

Si teme che con l’arrivo di atleti e delegazioni da tutto il mondo la situazione peggiori ancora, fino a mescolare le diverse varianti del Coronavirus presenti nei vari Paesi e dare vita a un pericolassimo “ceppo olimpico” del virus. Uno scenario che potrebbe essere catastrofico e potrebbe causare conseguenze drammatiche in tutto il mondo, non solo in Giappone. Ecco cosa bisogna sapere.

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Stato di emergenza in Giappone: Olimpiadi di Tokyo a rischio?

Quelle di Tokyo rischiano di diventare le Olimpiadi del virus. Nonostante il miglioramento della pandemia in gran parte del mondo, a parte qualche eccezione, le Olimpiadi sono a rischio. La campagna vaccinale avanza, ma non ovunque in tutto il mondo, per lo più in Nord America, Europa e Israele e pochi altri Paesi.

Il Giappone è uno di quelli dove sono state vaccinate ancora poche persone. Anche se i numeri della pandemia qui non sono mai stati gravi come in Europa e in America, il Paese sta affrontando una ripresa dei contagi, con la quarta ondata che ha obbligato il governo a dichiarare un nuovo stato di emergenza a fine aprile e ora a prorogarlo. Sarebbe dovuto durare fino al 31 maggio ma è stato prorogato al 20 giugno. Una data pericolosamente vicina a quella di inizio delle Olimpiadi: il 23 luglio, appena un mese dopo.

Nella popolazione c’è malcontento, i giapponesi non vogliono le Olimpiadi, a causa dell’emergenza Covid.

Mentre i contagi risalgono, le vaccinazioni proseguono a passo di lumaca. Alla data del 27 maggio, le dosi somministrate in Giappone sono 11.176.328, pari a 8,84 per 100 abitanti. Le persone completamente vaccinate sono 3.071.739.

Troppo poco per un Paese che dovrà ospitare un evento enorme come le Olimpiadi, con l’arrivo di migliaia di persone, tra atleti, accompagnatori e giornalisti. Non ci sarà il pubblico dall’estero, ma sarà comunque una presenza massiccia di persone che alzerà il livello di rischio di contagio.

La cancellazione delle Olimpiadi, tuttavia, porterebbe delle perdite economiche enormi: 1.810 miliardi di yen, corrispondenti a 13,8 miliardi di euro, secondo la stima del Nomura Research Institute. Un problema enorme.

Lo stato di emergenza

Lo stato di emergenza è stato istituito in 9 prefetture, tra cui la stessa Tokyo e la città di Osaka.

Il Primo ministro del Giappone, Yoshihide Suga, ha spiegato “la curva delle infezioni è in calo in alcune aree ma a livello generale la situazione rimane imprevedibile“. Il capo del sindacato dei medici, Naoto Ueyama, non usa mezzi termini: le Olimpiadi di Tokyo vanno annullate, non ci sono alternative. Sarebbero troppo pericolose data la situazione epidemiologica del Giappone.

Non solo, il timore dei medici è anche quello che con lo svolgimento delle Olimpiadi “tutti diversi ceppi del virus potrebbero essere concentrati” a Tokyo, creando un mostruoso “ceppo olimpico” del virus, con conseguenze inimmaginabili. Non tutte le delegazioni del mondo, infatti, arriveranno a Tokyo già vaccinate, con il rischio di portare in Giappone e tra gli atleti i ceppi del virus del loro Paese. Sarebbe “un’enorme tragedia”, ha sottolineato Ueyama.

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