Zona arancione, da domenica nuovi cambiamenti: la nuova mappa

Come cambia la cartina dell’Italia in base alla classificazione di rischio. Chi entra in zona arancione e chi in gialla da domenica 31 gennaio 2021.

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Chi entra in zona arancione e chi va in gialla da domenica prossima FOTO Getty Images

In zona arancione attualmente ci sono le seguenti regioni:

  • Calabria
  • Emilia-Romagna
  • Veneto
  • Abruzzo
  • Friuli-Venezia Giulia
  • Lazio
  • Liguria
  • Marche
  • Piemonte
  • Puglia
  • Umbria
  • Valle d’Aosta
  • Sardegna
  • Lombardia

Singolare il caso della Lombardia, che per una settimana è rimasta in zona rossa per sbaglio. La Sardegna invece è sul punto di ricorrere per essere inserita nel novero delle regioni in giallo. Un gruppo ristretto che contiene Campania, Basilicata, Toscana e Molise, oltre alla Provincia Autonoma di Trento.

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Ma da domenica 31 gennaio 2021 alcune regioni potrebbero passare automaticamente dalla zona arancione a quella gialla. E questo è possibile grazie ad un indice di contagio Rt inferiore a 1. Sono ben posizionate Liguria e Veneto. Non bene Puglia ed Umbria invece, con quest’ultima che per la terza settimana consecutiva ha mostrato un indice Rt molto prossimo ad 1 e con un rischio complessivo giudicato alto. Che in poco tempo potrebbe portarla anche al rosso.

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Zona arancione, chi ci entra e chi la lascia: e c’è pure la zona bianca

Il miglioramento del Veneto è netto, con un Rt che si attesta a 0,81, inferiore solo a quello della Campania. I contagi come incidenza sono calati dai 365 ogni 100mila abitanti a 201 in una settimana. E ad inizio anno erano ben 454. Tra le aree che, dalla rossa potrebbero passare alla zona arancione, figurano Sicilia e Provincia Autonoma di Bolzano. I rispettivi Rt sono in calo, nonostante un rischio giudicato ancora alto. Ma c’è anche chi potrebbe diventare una zona bianca.

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Sono la Provincia Autonoma di Trento e la Basilicata. Sono necessari un Rt costantemente sotto al valore di 1, un massimo di 50 casi ogni 100mila abitanti ed un rischio complessivo basso. Di questo passo entrambe le zone potrebbero farcela nel giro di un mese. In zona bianca riaprirebbero tutte le attività, anche palestre, piscine, cinema e teatri. Ma sarà ancora obbligatorio tenere la mascherina su bocca e naso sia al chiuso che all’aperto. E rispettare il distanziamento fisico. Inoltre resterebbe il coprifuoco notturno dalle 22:00 alle 05:00.

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