Stasera in tv – Titolo V: il nuovo programma di informazione di Rai 3

Titolo V stasera
Roberto Vicaretti (screenshot video)
“Quante Italie ci sono?” Cercheranno di rispondere a questa domanda Francesca Romana Elisei e Roberto Vicaretti a Titolo V, in onda oggi 6 novembre
La nuova trasmissione di Rai 3, Titolo V, si occupa di informazione e di approfondimento ed è condotta da Francesca Romana Elisei e Roberto Vicaretti, in onda a partire dalle ore 21.20. “Quante Italie ci sono?” si domanda il programma… scopriamo insieme il perché.

Titolo V: “Quante Italie ci sono?”

Si è parlato in molte occasioni di un nuovo lockdown, di misure restrittive più light o di tante altri escamotage per cercare di arginare la pandemia senza però indebolire ulteriormente l’economia del nostro Paese. Tutti questi modi diversi di rapportarsi al “problema Coronavirus”. Governo, Regioni, Comuni e cittadini non sempre sono d’accordo, anzi quasi mai. Come comunica l’ufficio stampa della Rai:
Dalla mancata chiusura ai primi di marzo di Alzano e Nembro – i due comuni della Val Seriana per primi terreno di scontro tra Governo e Regione Lombardia – ai ripetuti conflitti di competenza prima sulla riapertura delle scuole, e ora sulla nuova loro chiusura in Campania decisa dal Presidente della Regione in contrasto con il ministero dell’Istruzione; dall’ordinanza scaccia-immigrati del Presidente della Regione Sicilia, a quella sui tamponi obbligatori per entrare in Sardegna; e poi gli orari delle discoteche in estate, quelli di bar, pub e ristoranti in autunno, gli ospedali Covid e la babele dei tamponi, la riapertura degli stadi e il campionato di calcio messo in crisi da una Asl… Governo da una parte, Regioni e autonomie locali dall’altra, in ordine sparso…
La crisi sanitaria, economica e sociale determinata dal Coronavirus è stata il detonatore che ha portato alla luce tutti i nodi irrisolti del delicato, spesso conflittuale, rapporto tra potere centrale e autonomie nel nostro Paese.
Un nodo centrale è anche la Riforma del 2001 che ha delegato a regioni e province autonome l’organizzazione e la gestione dei servizi sanitari. Quello che avrebbe dovuto dare come conseguenza una sorta di federalismo solidale ha finito per generare una qualità di servizi e prestazioni sanitarie profondamente iniqua. Come risolvere le cose?
Titolo V cercherà di gettare luce sulle possibili soluzioni.

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