Maestra d’asilo uccide studente: l’errore che ha sconvolto la sua vita

Una maestra d’asilo ha ucciso un giovane studente durante un incidente stradale: una storia piena di dolore e rimorso.

Una maestra d’asilo ha ucciso uno studente dopo aver perso il controllo della sua BMW, mentre andava al lavoro. Caroline Eadsforth, 43 anni, ha preso una curva troppo larga e si è schiantata contro un semaforo: la forza dell’impatto l’ha fatta colpire l’adolescente Zakir Maroof, che stava aspettando di attraversare la strada. Zakir stava andando a lezione all’Hathershaw College di Oldham, nella Greater Manchester, e ha riportato ferite gravissime alla testa. Il ragazzo è morto mentre andava all’ospedale. La polizia pensava che Caroline si fosse addormentata al volante, ma l’insegnante ha dato la colpa alla carenza di vitamina B12. Alla corte dei magistrati di Tameside Eadsforth ha pianto, e si è dichiarata colpevole di guida imprudente. La procuratrice Martha Dowd ha spiegato le dinamiche dell’incidente: “Zakir si è avvicinato a quell’incrocio per attraversare la strada mentre andava a scuola. I testimoni hanno visto che ha fatto una passeggiata felice e che ha fatto un bel passo avanti. La signorina Eadsforth stava aspettando al semaforo rosso dietro a diverse altre auto che hanno girato a destra senza problemi, ma ha preso quell’angolo troppo largo. Questo le ha fatto montare il marciapiede e si è scontrata con il semaforo. La forza del veicolo ha fatto cadere il lampione e Zakir, che si era avvicinato a quell’incrocio, è stato colpito”. La tragedia si è verificata alle 8:15 del mattino del 26 novembre dell’anno scorso. I paramedici hanno condotto la rianimazione cardiopolmonare, ma Zakir è stato dichiarato morto alle 9:20 dello stesso giorno.

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Maestra uccide studente durante incidente stradale, il dolore e rimorso le cambieranno la vita per sempre

Il padre di Zakir, Mohammed Maroof, un autista di autobus, ha detto: “Io ero al lavoro e mia moglie a casa. Lei è arrivata lì prima dell’ambulanza e della polizia. Zakir era il mio unico figlio, la mia vita, e si sarebbe preso cura di me quando sarei stato vecchio. Avremmo vissuto insieme per il resto della nostra vita. […] Eravamo più come amici e fratelli, piuttosto che padre e figlio. […] Ho fatto affidamento su di lui più di quanto la maggior parte dei genitori della mia età farebbe”. L’avvocato difensore di Caroline Eadsforth ha spiegato di non voler in nessun modo sminuire il dolore della famiglia del ragazzo: “Si è trattato di un’inspiegabile momentanea mancanza di concentrazione, le cui conseguenze sono state devastanti. La mia cliente è stata la prima a scendere dalla sua auto e la prima ad andare a fianco di Zakir, prima di essere portata via da altri membri del pubblico. Il rimorso e l’orrore della mia cliente sono stati immediati e travolgenti e sono rimasti costanti e crescenti durante tutto il procedimento. Ha sempre collaborato pienamente con la polizia e ha ammesso liberamente la sua colpa, il suo orrore e ciò che è successo quel giorno. Non ha mai cercato di scusare ciò che ha fatto, ha sempre espresso la sua responsabilità per questa azione. Anche se non è in grado di spiegare perché ha perso l’attenzione in quel particolare giorno. L’impatto di questo incidente è stato così grande che si sente incapace di continuare a insegnare ai bambini, e quindi ha rinunciato alla carriera che amava. Non ha intenzione di guidare di nuovo”.

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