Dopo essersi tuffato nel fiume Sile, il ragazzo era riemerso e da solo aveva guadagnato la riva, tra la vegetazione.
Per fortuna è vivo e sta bene il giovane 20enne disperso da questa mattina nel fiume Sile, nel centro di Treviso. Il padre l’aveva visto cadere nelle acque e si era anche tuffato a sua volta, nel tentativo di raggiungerlo, senza però riuscirci. L’uomo era stato quindi aiutato dai soccorritori a mettersi in salvo dalla corrente. Dopo aver temuto a lungo per il peggio, le ricerche dei Vigili del Fuoco, con l’aiuto di una squadra di sommozzatori di Vicenza e dell’elicottero del 115, si sono concluse con un lieto fine.
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Dopo essere caduto nel fiume Sile, il 20enne era riuscito a riemergere, da solo aveva guadagnato la riva, tra la vegetazione, e si era diretto in stazione con i vestiti ancora inzuppati. A dare lʼallarme era stato proprio suo padre. Il ragazzo è stato poi trovato oggi pomeriggio, intorno alle 16:30, a Istrana (Treviso), a una quindicina di km di distanza, dove è giunto con un treno. La segnalazione è arrivata infatti da alcuni avventori di un bar in cui il ventenne sarebbe entrato bagnato fradicio.
Le squadre di soccorritori avevano cercato nel fiume battendolo in lungo e in largo a cominciare da ponte San Martino, luogo dell’incidente. Resta ora da appurare se il ragazzo sia scivolato accidentalmente o se invece il suo sia stato un gesto volontario.
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EDS