Relativamente alla tragedia che interessò Gaia e Camilla poco prima di Natale 2019, arriva la richiesta del pm verso Pietro Genovese.
In merito alla vicenda che costò la vita a Gaia e Camilla, il pubblico ministero di Roma ha avanzato una condanna a 5 anni per Pietro Genovese. Lui è il figlio del regista Paolo, che il 22 dicembre 2019, di notte, investì le due ragazze 16enni uccidendole sul colpo.
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Le vittime, Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, attraversarono la strada a Corso Francia a Roma in un tratto trafficato ad alta velocità, a semaforo pedonale rosso e non sulle strisce pedonali, secondo quanto illustrato dalla difesa dello stesso Pietro Genovese. Ma il pm ne chiede la condanna non solo per il reato di duplice omicidio stradale ma anche perché il giovane “non ha mai chiesto perdono né espresso pentimento”. Il processo relativo alla triste vicenda di Gaia e Camilla si sta svolgendo con rito abbreviato. Il procedimento ha avuto inizio nello scorso mese di maggio.
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Già una volta la Procura di Roma ha rigettato la richiesta avanzata dalla difesa di Genovese su un patteggiamento a 2 anni e mezzo di reclusione. Con la motivazione che tale pena sarebbe troppo lieve in rapporto a quanto successo. Ed il pm ha quindi raddoppiato tale richiesta, trovando consenso da parte di Cristina Romagnoli, madre di Camilla. La donna si è detta delusa dal 22enne Pietro, affermando di credere che nel corso della sua deposizione, il ragazzo stesse recitando. “Ma in realtà era indifferente a quanto accaduto. Non si è mai rivolto a noi parenti né si è degnato di guardarci. Non ha mai chiesto il nostro perdono”. Cristina Romagnoli continua definendo delle “assurdità le sue dichiarazioni relative al fatto che non le ha viste e si è fermato”.
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