Alex Zanardi, il toccante messaggio scritto poco prima del terribile incidente

Oggi è stato condiviso un toccante messaggio di Alex Zanardi sul futuro dei giovani e sullo sport, scritto poco prima dell’incidente.

Alex ZanardiSulle pagine della Gazzetta dello Sport è apparsa oggi la prefazione scritta da Alex Zanardi al libro ‘Mettersi in gioco. Pensieri sullo sport di Papa Francesco‘. Trattandosi di uno scritto che utilizza esempi di sport per dare ispirazione ai giovani su come possa essere interpretata la vita, la prefazione di Alex altro non è che una riflessione sulla vita e sulle decisioni che si possono compiere per far sì che si possa essere felici delle proprie scelte.

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Alla luce di quanto successo lo scorso 19 giugno e della terrificante lotta che sta affrontando, le parole con cui inizia la prefazione Alex sono commoventi: “Sono un privilegiato, uno che dalla vita ha avuto in dono più di una occasione. E, lo ammetto, forse è grazie a questo che ho compreso la cosa fondamentale: per me, salire su un’auto da corsa o su una Handbike non era importante per provare a vincere; ho vinto, dopo e perché avevo compreso che desideravo tantissimo salirci”.

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Alex Zanardi: “La Felicità? Non è una gara o una vittoria”

Nel breve scritto di presentazione di quel libro, Alex vuole fare capire che se ha raggiunto la felicità non è certo perché ha ottenuto dei successi in campo sportivo, ma perché ha compreso ciò che lo appassionava e lo aveva realizzato. Si potrebbe dire che il giorno in cui ha avuto l’incidente stava facendo esattamente quello che desiderava fare, era felice. Proprio questo è il punto che la prefazione vuole raggiungere: non sono importanti i trofei e i traguardi, ma quei piccoli passi quotidiani che connotano il percorso della nostra vita.

Lo si comprende quanto scrive: “Quello che non risiede nel successo ottenuto in quell’attimo, perché si aggiunge soltanto al bene che ha colorato meravigliosamente il loro cammino. Passione è la parola. Quella cosa meravigliosa che fa accadere le cose e che può benedire la nostra vita se le consentiamo di guidarla. Capire quanto appassionato lavoro ci sia stato dietro la lunga costruzione del gesto di un atleta, ci aiuta a spiegare ai ragazzi chi sia davvero il fuoriclasse”. Tutti noi speriamo che il campione possa tornare a fare ciò che lo appassionava e sicuri che se non potesse farlo, riuscirebbe a trovare qualcosa che lo appassioni al punto da renderlo nuovamente felice.

Alex Zanardi
(Alex Caparros/Getty Images)
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