Nel salotto di Io e Te, a colloquio con Pierluigi Diaco, Iva Zanicchi ha suscitato un polverone: ecco cos’ha risposto a chi l’accusa di razzismo.
La lunga e brillante carriera nel mondo dello spettacolo, dagli esordi da giovanissima ai successi in tv, le passioni (militanza politica compresa) e gli amori, ma anche e soprattutto polemica scoppiata nelle scorse settimane per alcune sue affermazioni sui migranti. Di tutto questo ha parlato oggi Iva Zanicchi, ospite di Pierluigi Diaco nel salotto di Io e Te. “Non è vero che sono razzista, la mia collaboratrice è nera”, ha scandito l’Aquila di Ligonchio nello studio di Rai 1. Apriti cielo.
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“Non le ripeterò – ha spiegato Iva Zanicchi – ma mi fa incazz*** essere etichettata come fascista o razzista. Non appartengo a nessuno, appartengo solo a me stessa. Non sono razzista, la ragazza che collabora con me è nera. Anche quattro operai che lavorano in casa. Quando ero giovane, volevo essere nera per cantare il soul. Se non ti allei a un certo pensiero, sei fuori dal giro”.
Su Twitter (e non solo), però, sono subito piovuti commenti di più o meno duro dissenso. “Essere razzisti non è un’opinione” si legge in uno di questi. E ancora: “‘La ragazza di colore che lavora con me’ alias la colf non vuol dire non essere razzisti”. La cantante, comunque, ha preferito troncarla lì, passando all’argomento Sanremo: “Gli scorsi anni volevo tanto andare e sono rimasta male per non essere stata convocata. Se adesso Amadeus me lo chiedesse direi di no, non ho la canzone”. Caso chiuso?
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EDS