Le ali della libertà, differenze tra film e libro di Stephen King

Le ali della libertà, in onda stasera su Rete 4, è un film entrato a pieno titolo tra i “classici” senza tempo. Ecco alcune curiosità sulla trasposizione dal racconto di Stephen King. 

Le ali della libertà (The Shawshank Redemption) è un film del 1994 scritto e diretto da Frank Darabont con protagonisti Tim Robbins e Morgan Freeman. La trama è tratta dal racconto di Stephen King Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank, pubblicato nella raccolta Stagioni diverse.

La storia è ambientata nel Maine (Stati Uniti), anno 1947. Andy Dufresne, vice-direttore di una banca di Portland, viene condannato a due ergastoli per l’uccisione della moglie e del suo amante campione di golf, benché egli proclami la sua innocenza. Viene imprigionato nel carcere di Shawshank, dove le guardie e il corrotto direttore Norton impongono la loro legge fatta di violenze gratuite e omicidi impuniti, di nascosto dallo Stato… Dopo una lunga serie di peripezie avrà il suo agognato riscatto.

La rivista Empire ha collocato Le ali della libertà al 4° posto nella lista dei cinquecento migliori film della storia, mentre l’American Film Institute lo ha inserito al 72° nella lista dei 100 migliori film statunitensi di tutti i tempi, e sul sito IMDB è 1° nella classifica dei 250 migliori film di tutti i tempi. In attesa di (ri)vederlo stasera su rete 4, scopriamo insieme alcune curiosità sul “backstage”.

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Dietro le quinte de Le ali della libertà

Il film Le ali della libertà presenta alcune differenze con il racconto originale Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank. Innanzitutto, quando Andy commissiona il martello da roccia all’ergastolano Red, nel salutarlo gli dice: “Perché ti chiamano Red?”. E Morgan Freeman gli risponde: “Forse perché ho i capelli rossi”, il che non corrisponde al vero, trattandosi di un uomo di colore. Nel racconto originale Red è un bianco con i capelli rossi. In realtà, nel film in lingua originale (inglese) alla domanda di Andy “And why they call you Red?” Morgan Freeman risponde “Maybe because I’m Irish”, ossia “Forse perché sono Irlandese”. Il dialogo nel doppiaggio in italiano ha modificato il botta e risposta, ma l’esito è poco felice.

Nel film, inoltre, cambiano alcune date, come l’evasione di Andy che è anticipata al 1966 (invece che nel 1975). Ciò è dovuto alla presenza nel libro di un personaggio inedito del film, l’indiano Normaden. La condivisione di questi con la cella di Andy rallenta di molto i lavori, come viene ribadito dal narratore (“se non fosse stato per Normaden, Andy sarebbe stato fuori prima del secondo giuramento di Nixon”). Una delle scene iniziali del film, quella delle scommesse che i carcerati fanno sui novellini, è un’aggiunta del regista: l’uccisione del prigioniero obeso per mano di Hadley non c’è nel libro.

E ancora: nel libro si susseguono svariati direttori, mentre nel film c’è solo e sempre Norton; nel libro Norton e Brooks non si suicidano; il Peter Stevens del libro è diventato Randall Stevens; nel film il signor Stevens è un alias creato da Andy per mascherare i suoi traffici illeciti di denaro con Norton, nel libro è creato da Andy prima ancora di essere arrestato; i 370.000 dollari che Andy ottiene nel film vengono riscossi con bonifici bancari in varie banche di Portland, la più popolosa città dello stato del Maine, mentre nel libro sono in una cassetta di sicurezza in banca che viene aperta con una chiave nascosta a Buxton; nel libro Tommy Williams non viene ucciso da Hadley, ma viene trasferito altrove; nel libro Andy utilizza diversi poster negli anni per coprire il buco, mentre nel film solo tre: Rita Hayworth, Marilyn Monroe e Raquel Welch; nel libro la birra viene concessa calda ad Andy e i suoi amici carcerati mentre nel film si vede dentro un secchio di ghiaccio.

EDS

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