Coronavirus, “bruciati” i polmoni: trapianto record per un ragazzo di 18 anni

Un 18enne di Milano è stato salvato da un intervento dopo che i suoi polmoni erano stati “bruciati” dopo esser stato positivo al Coronavirus: il lieto fine

Una bella notizia dopo tanti tormenti durante l’emergenza Coronavirus. Un ragazzo di 18, originario di Milano, ha avuto la meglio grazie al trapianto di entrambi i polmoni dopo l’infezione da Coronavirus. Erano “bruciati” in modo tale che non potesse proprio respirare: l’operazione è avvenuta il 18 maggio al Policlinico milanese dai dottori guidati dal prof. Mario Nosotti, il primo del genere in Europa, sotto il coordinamento del Centro nazionale trapianti, con il Centro regionale trapianti e il Nord Italia transplant program. Il ragazzo si trovava all’ospedale San Raffaele nel reparto di terapia intensiva ad inizio marzo, allestito proprio durante la pandemia. Inoltre, non aveva mai avuto altre patologie pregresse: per due mesi è sopravvissuto in coma farmacologico.

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Coronavirus, la cura con il plasma

Come svelato dall’edizione de “Il Corriere della Sera” dopo l’intervento il 18enne è stato curato con il plasma iperimmune,  risultando poi negativo al Covid-19. Secondo le fonti del Policlinico il ragazzo è di nuovo sveglio e sta affrontando una nuova fase per togliersi definitivamente dal respiratore con un programma di fisioterapia.

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