Scattate da ieri le ricerche dell’aereo nel Tevere, dopo un incidente avvenuto nel pomeriggio. Nella notte l’individuazione del biplano.
Nella giornata di ieri a Roma si è inabissato un aereo nel Tevere. Il mezzo è un biplano di piccole dimensioni, finito nelle acque del fiume che bagna la Capitale durante il pomeriggio, in una zona che sorge in via Vitorchiano, in Zona Due Ponti.
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Subito i vigili del fuoco hanno fatto partire le ricerche per individuare il relitto e soprattutto i suoi occupanti. Nel corso della notte le operazioni hanno portato al rilevamento dei rottami dell’aereo finito nel Tevere. I pompieri hanno impiegato il side scan sonar. Le forze dell’ordine hanno accertato anche l’identità delle persone che di trovavano a bordo. Si tratta del pilota, Vito Gianandrea, 30enne dipendente di Ryanair ed istruttore di volo, e del suo allievo di 22 anni, Daniele Papa. Proprio quest’ultimo risulta disperso.
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L’aliante era un biposto modello Diamond Da 20 decollato dall’aeroporto dell’Urbe per lo svolgimento di una lezione di volo. La scomparsa dell’aereo della scuola di volo UrbeAero dai radar è stata segnalata dall’Enav. In base alla ricostruzione effettuata dalle forze dell’ordine, l’istruttore avrebbe provato in tutti i modi di ammarare lungo un tratto del Tevere, dopo essersi accorto di una avaria del motore. Lui si è salvato e ha ricevuto subito soccorso. Il personale medico del 118 lo ha trasferito d’urgenza dal luogo dell’incidente fino al Policlinico Gemelli per sottoporlo a ricovero urgente. Per fortuna non è in pericolo di vita. Ma non c’è alcuna traccia del giovane allievo che era con lui. Le ricerche, condotte da due squadre dei vigili del fuoco, vanno avanti.
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