Beau Solomon: il caso dello studente americano ucciso sul Tevere

Il caso Beau Solomon, lo studente americano ucciso sul Tevere: quando è accaduto, il movente e le accuse a Massimo Galiotto.

(Facebook)

Torna di stretta attualità il caso della morte dello studente universitario 19enne Beau Solomon, ucciso il 30 giugno 2016. Per quel delitto venne incriminato e poi assolto Massimo Galiotto, un uomo nuovamente arrestato nei giorni scorsi, per l’omicidio di un 38enne avvenuto sul Tevere.

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Ad accusare Galioto per l’uccisione del ragazzo americano era stata la fidanzata dell’epoca dell’uomo. In base alla sua testimonianza, la procura aveva chiesto per il presunto assassino una condanna all’ergastolo. Tuttavia l’uomo venne poi assolto.

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Chi era Beau Solomon, il ragazzo ucciso nel 2016 sul Tevere

Originario di Spring Green, Wisconsin, Solomon aveva appena completato il suo primo anno di specializzazione in finanza presso l’Università del Wisconsin. Lo studente era appena arrivato a Roma il 30 giugno 2016, per iniziare un programma di studio di cinque settimane all’estero presso la John Cabot University, un college americano nel centro di Roma. Secondo i suoi stessi messaggi dopo il suo arrivo, era molto felice e non vedeva l’ora di rimanere nella città. Il suo corpo è stato trovato il 4 luglio, tre giorni dopo la sua scomparsa, nel fiume Tevere.

Beau Solomon è scomparso verso l’una del mattino il 1 luglio dopo aver bevuto in un pub nella vivace zona di Trastevere con altri studenti. Erano appena arrivati ​​a Roma poche ore prima per iniziare il loro programma di studio all’estero. Le telecamere di sorveglianza lo hanno ripreso per l’ultima volta quella notte. Della sua morte venne accusato Massimo Galioto: secondo l’accusa, avrebbe presumibilmente dato un pugno o spinto Solomon nel fiume Tevere. L’accusa era di omicidio colposo, ma per la morte del giovane è arrivata l’assoluzione.

Il movente dell’omicidio di Beau Solomon

Non è mai stato chiarito il movente dell’omicidio del ragazzo americano. Gli investigatori ritengono che Solomon sia stato derubato al pub o lungo la strada e quindi abbia cercato di seguire i ladri per recuperare il portafoglio. Dalla sua carta di credito, mancherebbero circa duemila euro, fatti sparire dopo la sua scomparsa. Inoltre, come noto, l’area lungo le rive del fiume e sotto i ponti nel centro di Roma non è considerata sicura, soprattutto di notte.

La notizia della morte di Beau Solomon nel cuore di Roma ha ricevuto attenzione internazionale ed è stata ampiamente diffusa negli Stati Uniti. I suoi genitori, Nick e Jodi Solomon, hanno incontrato Papa Francesco in Vaticano in un’udienza privata non programmata dopo che il suo corpo è stato trovato. In quel momento il Vaticano dichiarò che Papa Francesco aveva espresso “sentimenti di profonda compassione e compassione, e la sua vicinanza nella preghiera al Signore” per la perdita della famiglia. Da allora i genitori di Solomon hanno intentato una causa contro la John Cabot University per negligenza, per non aver avvertito il figlio o altri studenti dei pericoli della zona.

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