Germania, contagi in risalita? I dati lo smentiscono, nessuna nuova emergenza

Secondo quanto riportato da ‘Le Iene’ i dati sui contagi in Germania smentiscono una nuova crisi sanitaria dopo la riapertura.

Nei giorni scorsi si è parlato diffusamente di un’innalzamento repentino dei casi di contagio in Germania, dopo la riapertura del Paese e la fine del lockdown. Tale dato è stato utilizzato come dimostrazione del fatto che una riapertura non prudente potrebbe portarci a dover affrontare un lungo periodo di quarantena in casa. Pare però che nel Paese teutonico non ci sia nessuna nuova emergenza e che il governo tedesco non stia nemmeno considerando l’ipotesi di tornare indietro con le decisioni prese.

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Insomma sembrerebbe che il caso Germania sia stato trattato da noi come quello svedese, per settimane presentato come un modello irresponsabile di gestione dell’emergenza sanitaria e ieri lodato dall’Oms come esempio da seguire per la strutturazione di una fase 2. Che nella nazione nord europea non ci sia alcuna avvisaglia di nuova chiusura lo riferisce il sito de ‘Le Iene‘, dove viene spiegato attraverso i dati e le testimonianze di un italiano di stanza a Dusseldorf, come l’allarmismo dei giorni scorsi sia immotivato.

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Nessuna risalita dei contagi in Germania

Nell’articolo leggiamo come l’italiano di stanza in Germania spieghi che nessuno lì parla di nuova emergenza: “Nessuno qui in Germania ha parlato di un indice di contagio risalito a 1 né tanto meno del fatto che si voglia tornare alla Fase 1, che qui tra l’altro non chiamano così, o ripensare la politica delle riaperture”. Ma non solo, l’italiano spiega come l’emergenza sia stata gestita in maniera più tranquilla, senza impedire ai cittadini di uscire. Inoltre a partire dal prossimo 4 maggio riapriranno anche le attività maggiormente a rischio e si pensa anche alla strutturazione della stagione estiva a partire da giugno. Insomma non c’è alcun allarmismo, anzi, si procede spediti verso la riapertura.

Le parole dell’uomo sono confermate dai dati. In Germania ci sono stati 161.539 e un numero di decessi di molto inferiore alle altre nazioni europee (6.467). Si è deciso per la riapertura quando il fattore R0 è sceso sotto il valore 1 (indicante il numero di persone che un malato infetta). Il 20 aprile, giorno di riapertura, il fattore era 0,90 ed il presunto allarme risalita è stato dato il 26 aprile, quando è salito a 0,96. Il giorno successivo, però, è sceso nuovamente e ieri era pari a 0,75. Insomma per il momento pare che non ci sia alcuna risalita e che le notizie giunte da noi non fossero esattamente corrette.

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