Bilancio Coronavirus, meno morti e ricoveri. Iss: “Si può pensare alla fase 2”

Coronavirus: l’Iss ha spiegato che se il trend in calo di questi giorni dovesse confermarsi nei prossimi, si potrebbe cominciare a pensare alla fase 2.

Il bilancio della crisi Coronavirus ieri ha dato dei dati incoraggianti. Per il secondo giorno di fila, infatti, sono stati registrati meno ricoveri in terapia intensiva (-91), a cui si aggiunge quello dei ricoveri per sintomi (diminuiti di 62 unità per la prima volta). L’altro dato incoraggiante riguarda il numero di decessi giornalieri, sceso ieri a 525, il numero più basso dal 19 marzo ad oggi. Non c’è ancora da festeggiare, poiché il numero delle vittime è ancora terrificante ed il totale dei deceduti è salito a 15.887. Inoltre non si è ancora fermata la diffusione del contagio, visto che solo ieri sono stati registrati oltre 4.000 nuovi casi.

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Ciò nonostante il numero uno dell’Isituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ha aperto ieri un barlume di speranza, spiegando che: “La curva ha iniziato la discesa, così come il numero dei morti. Se questi dati si confermano, dovremo cominciare a pensare alla fase 2”. Sembrerebbe insomma che si è giunti finalmente al picco di cui si parla dall’inizio dell’emergenza e che per il momento ci troviamo in quella fase stazionaria che precede la discesa della curva verso dati rassicuranti.

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Coronavirus: ancora presto per abbassare la guardia

Il fatto che i dati lascino intravedere una speranza di uscire da questa crisi sanitaria, non significa che il pericolo è scampato e che si possa abbassare la guardia. Su questo punto è stato molto chiaro Brusaferro a scanso di equivoci. I dati dimostrano semplicemente che le misure di contenimento intraprese stanno dando gli effetti sperati e che bisogna perseverare affinché si giunga finalmente ad una situazione di basso rischio. Lo ha sottolineato Angelo Borrelli: “Queste buone notizie non ci devono portare ad abbassare la guardia”, e confermato anche Franco Locatelli: “Non devono essere lette come un messaggio che il pericolo è scampato, non è scampato nulla”. Il messaggio è chiaro: teniamo duro, perché se ci riusciamo potremmo sconfiggere il covid e tornare ad una vita più normale.

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