Governo e sindacati hanno raggiunto un’intesa sulle attività da chiudere a causa del Coronavirus: a breve arriverà il decreto ministeriale.
Governo e sindacati hanno finalmente raggiunto un’intesa sulle attività da chiudere per fronteggiare il fenomeno Coronavirus. Dopo un incontro tra le parti è stato rivisto l’elenco delle attività produttive ritenute essenziali e indispensabili, in questa fase emergenziale, per il Paese.
L’accordo è stato trovato nel corso di un confronto tra i ministri dell’Economia, Roberto Gualtieri, e dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, che parlano di “risultati positivi”. A breve arriverà il decreto ministeriale.
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“Il governo ha accolto gran parte delle nostre proposte – ha detto il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, ai microfoni di Sky Tg24 -. Siamo tornati allo spirito iniziale, quello di privilegiare la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini di questo Paese piuttosto che il profitto”. Barbagallo ha rimarcato che “l’elenco presentato pochi giorni fa dal governo era troppo esteso”.
“A livello territoriale – ha aggiunto Barbagallo – le nostre categorie verificheranno se gli accordi sono stati rispettati e ci permettono di andare al lavoro in sicurezza, altrimenti le nostre strutture territoriali e di categoria reagiranno lo stesso”. Infine il sindacalista ha parlato di insegnanti: “Il ministro della Pubblica istruzione, senza neanche concordarlo con i sindacati, ha diramato una disposizione per far girare più di centomila insegnanti per chiedere i trasferimenti e la mobilità per quanto riguarda il loro lavoro. È sbagliato, bisogna cercare di ritornare indietro per evitare che centomila persone vadano in giro per gli uffici, compresi quelli sindacali, per chiedere di fare le domande di mobilità e di trasferimento”.
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EDS