Un insegnante di 26 anni ha accusato un malore mentre si trovava in casa ed è morta. Poco prima aveva chiamato un’ambulanza che non è mai arrivata.
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Una sera Amber aveva più dolore del solito e per lenirlo ha preso una dose superiore di paracetamolo. Dopo un po’ ha avvertito un forte dolore allo stomaco ed il fidanzato ha chiamato l’ambulanza. Dopo aver spiegato la situazione al medico del centralino, gli è stato detto che non si trattava di nulla di grave, dunque non era necessaria un’ambulanza. In ogni caso, per sicurezza, gli è stato consigliato di andare in ospedale.
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Il giovane ha riferito quanto dettogli al telefono e chiesto ad Amber se volesse andare al Pronto Soccorso. La giovane insegnante ha risposto che se non si trattava di nulla di grave la visita poteva essere rimandata alla mattina seguente. Il fidanzato è sceso quindi a spostare l’auto e quando è salito in casa l’ha sentita russare. Tranquillizzato dal fatto che la fidanzata avesse trovato riposo, il giovane si è rilassato. Due ore dopo, però, si è accorto che Amber non respirava più ed ha chiamato nuovamente il pronto soccorso.
Quando i paramedici sono giunti, per la ragazza non c’era più nulla da fare. Dall’autopsia è emerso che il suo decesso è stato causato da un’overdose di paracetamolo. La famiglia Hickford, però ritiene che non si sia trattato semplicemente di un tragico incidente, ma di un caso di negligenza da parte dei soccorsi. Motivo per cui i familiari hanno sporto denuncia in cerca di giustizia.