Giorgio Scanzi è il primario di medicina che ha deciso di rimandare la pensione quando nel suo ospedale, a Codogno, è iniziata l’emergenza Coronavirus.
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L’epidemia di coronavirus ha cambiato i suoi piani. Non appena ha saputo che i suoi colleghi avrebbero dovuto affrontare l’emergenza è tornato dalle ferie ed ha deciso che la pensione sarà rimandata finché il tutto non sarà risolto. Un gesto che per molti può sembrare straordinario, ma che lui ritiene un atto dovuto. D’altronde Giorgio ha scelto di fare il medico proprio per situazioni come queste, proprio per aiutare chi aveva bisogno nel momento di maggiore difficoltà.
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Intervistato da ‘L’Eco di Bergamo‘, il primario ha innanzitutto chiarito di non voler essere chiamato “eroe”. Al giornalista si presenta con umiltà e dice: “Mi scusi per la voce bassa ma cerchi di capire. Non sto facendo niente di speciale. Mi sembrava giusto essere qui, ho solo rinunciato a delle ferie“. Il dottor Scanzi sottolinea come stia facendo solamente il proprio lavoro: “Il mio lavoro è proprio questo, stare al servizio dei malati“.
Infine scherza sul fatto che a convincerlo a tornare c’è di certo anche una componente genetica: “Eh sì, diciamolo chiaramente: le mie origini bergamasche si vedono in questo. Ho proprio l’animo del classico muratore bergamasco: quando costruisco qualcosa voglio finirla e finirla bene. Certo, mai mi sarei immaginato di chiudere la mia carriera ospedaliera con una emergenza simile. Diciamola così, una cosa del genere non mi era mai capitata e non mi capiterà più”.