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Luis Enrique Spagna | ancora ct dopo la morte della figlia | stampa in rivolta FOTO

Luis Enrique Spagna FOTO viagginews

Sarà ancora Luis Enrique Spagna: l’allenatore si dimise a causa della malattia della figlia Xana, poi morta. Ora torna ad essere ct ma la scelta non piace.

La Spagna sceglie di affidarsi ancora a Luis Enrique. L’ex centrocampista di Real Madrid e Barcellona visse una tragedia in famiglia lo scorso 30 agosto a causa della morte della figlioletta Xana, di 9 anni. La bambina perì, fulminata da una grave malattia. Fu questo dramma a spingere Luis Enrique a dimettersi due mesi prima dal proprio incarico di commissario tecnico della selezione campione del mondo nel 2010, per poter stare accanto alla sua bambina. Xana morirà purtroppo poche settimane dopo per via di un raro ed inesorabile tumore alle ossa. Da allora ‘Lucho’ si è chiuso nel più totale riserbo, ma ora è tempo di voltare pagina e di dedicarsi al lavoro. La stampa sportiva iberica è certa che presto colui che era stato anche allenatore della Roma con scarsa fortuna nel 2011/2012 – salvo poi rifarsi nel triennio 2014-2017 sulla panchina del Barcellona – riceverà di nuovo la nomina di ct delle Furie Rosse.

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Luis Enrique Spagna, critiche aspre alla Federcalcio spagnola: “Moreno trattato malissimo”

La Federcalcio spagnola è pronta a riabbracciare il 49enne tecnico ed anche Robert Moreno, attuale selezionatore della Spagna, è stato preventivamente informato della cosa. Tanto che dopo il 5-0 che i suoi hanno rifilato ieri alla Romania in una partita di qualificazioni ad Euro 2020, lo stesso Moreno non ha presenziato alla classica conferenza stampa post-partita. Un avvicendamento che proprio Moreno ha svelato di avere accettato senza alcun problema, anche se è forte la sensazione in lui e negli altri di essere stato immotivatamente messo da parte. Con lui la Spagna è tornata molto competitiva e ha vinto agevolmente il proprio girone di qualificazione in largo anticipo. La cosa suscita la reazione anche forte della stampa sportiva spagnola. I principali quotidiani, ‘Marca’ in testa, non prendono bene l’estromissione di Moreno per fare posto a Luis Enrique. Il giornale riporta che quest’ultimo avrebbe chiesto al proprio predecessore di non fargli da secondo.

Reazione contraria della stampa sportiva spagnola

Intanto proprio Moreno ha anche salutato commosso i propri giocatori. Molto criticato il presidente federale Rubiales, al quale viene imputata una pessima gestione della situazione anche in ambito comunicativo. Lui di contro ha annunciato lo svolgimento di una conferenza stampa nel parcheggio sotterraneo del ‘Wanda Metropolitano’ di Madrid, dove ieri si è giocata Spagna-Romania. La stampa non prende affatto di buon occhio un avvicendamento in panchina a poco più di 6 mesi da Euro 2020. In particolare si critica la decisione di far fuori un ct che ha ridato alla nazionale gioco e certezze, dopo le tempeste che la Spagna ha attraversato in questi anni. Basti pensare alle dimissioni di Julen Lopetegui nel bel mezzo dei Mondiali di Russia 2018. Marca titola a caratteri cubitali: “La Spagna non può essere un Paese da circo”.

Casillas ironico: “Siamo un Paese da burla”

Altrettanto duro anche Iker Casillas. Il 38enne portiere del Porto ed ex Real Madrid, in nazionale dal 2000 al 2016 con ben 167 convocazioni complessive e con tre Mondiali ed altrettanti Europei in carriera (ne ha vinti uno ciascuno), ha postato un messaggio di critica su Twitter, pur non facendo riferimenti diretti. “Siamo un Paese da burla. Viva la Spagna!”. Il riferimento alla vicenda Moreno-Luis Enrique appare evidente. Come evidente è il dissenso soprattutto da ambienti madrileni e madridisti nei confronti del 49enne ex Barcellona (che passando dal Real al Barça nel 1996 e diventando una bandiera dei blaugrana rinnegò agli occhi di molti i suoi 5 anni a Madrid).

Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati.

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Salvatore Lavino