Osteosarcoma, che cos’è la malattia che ha ucciso la figlia di Luis Enrique

osteosarcoma tumore ossa xana luis enriqueL’osteosarcoma è il tumore più comune fra quelli primitivi delle ossa ed ha origine da precursori degli osteoblasti, alcune delle cellule di cui si compone un osso.

Una notizia drammatica ha scosso il mondo del calcio nella serata di giovedì 29 agosto. La morte della piccola Xana, la figlia di Luis Enrique, avvenuta ad appena 9 anni ha generato un’ondata di commozione sul web, che si è stretto attorno all’ex allenatore di Roma e Barcellona. L’ultima esperienza in panchina lo aveva visto commissario tecnico della Nazionale spagnola, ruolo che aveva abbandonato per stare vicino a sua figlia. La bambina, infatti, ha combattuto negli ultimi 5 mesi contro un osteosarcoma, il tumore primitivo alle ossa più comune che ci sia. Non ce l’ha fatta ed è giusto, allora, andare a scoprire cosa ha posto fine prematuramente alla vita della piccola di 9 anni.

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Osteosarcoma, cos’è: cause, sintomi, diagnosi e cura del tumore alle ossa

Come detto, l’osteosarcoma è il tumore più comune fra quelli primitivi delle ossa ed ha origine da precursori degli osteoblasti, alcune delle cellule di cui si compone un osso. Le cause che portano allo sviluppo del tumore maligno sono ancora in gran parte sconosciute. Certamente, tra i fattori di rischio vi è l’esposizione a radiazioni che si può verificare anche a causa di trattamenti di radioterapia. L’osteosarcoma, in ogni caso, si manifesta soprattutto in bambini ed adolescenti, quindi nel periodo di massima crescita dell’osso. Un’osservazione che fa pensare come proprio la crescita rapida dell’osso possa essere un fattore di rischio. Esistono varie tipologie della malattia, che varia dal grado basso al grado alto di intensità, intervallato da quello medio, e può colpire tutte le ossa del corpo. I sintomi, in genere, sono quelli del dolore localizzato all’osso colpito dal tumore, insieme a gonfiore e tumefazioni. Attualmente, non esiste alcun tipo di prevenzione efficace per ridurre il rischio di contrarre l’osteosarcoma, ma si consiglia di rivolgersi a un medico quando i sintomi sopradescritti si presentassero. Attraverso alcuni esami, dalla radiografia alla scintifrafia ossea, arrivando alla risonanza magnetica e quindi alla biopsia ossea, è possibile verificare la presenza del tumore. L’osteosarcoma, che può svilupparsi a livello localizzato o nella tipologia metastatica, si cura principalmente con la chirurgia e la chemioterapia, spesso utilizzate in combinazione.

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