Luis Enrique, clamoroso: dopo la morte della figlia torna allenatore della Spagna

Luis Enrique, clamoroso: dopo la morte della figlia torna allenatore della Spagna. 

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Nessuno se lo aspettava e non può che sorprendere piacevolmente tutti il ritorno di Luis Enrique sulla panchina della Spagna. Dopo l’immane tragedia che lo ha colpito con la morte della figlia di soli 9 anni, il commissario tecnico torna così a tutto ciò che aveva abbandonato mesi fa quando decise di stare vicino alla sua bimba che stava combattendo contro l’osteosarcoma che poi l’ha sconfitta. Alle 12.30 si terrà una conferenza stampa a Las Rozas col presidente federale Luis Rubiales nella quale verrà ufficializzata la decisione che vi stiamo anticipando.

Luis Enrique, la morte della figlia e l’annuncio dolorosissimo

L’annuncio dell’ex allenatore della Roma arrivò su Twitter con queste drammatiche parole: “Nostra figlia Xana è deceduta questo pomeriggio all’età di 9 anni dopo aver combattuto per cinque intensi mesi contro l’osteosarcoma. Ringraziamo tutti per i messaggio d’affetto ricevuti durante questi mesi e apprezziamo la discrezione e la comprensione. Ringraziamo anche il personale degli ospedali di San Joan de Deu e Sant Pau per la loro dedizione e cura. Ringrazio i medici, le infermiere e tutti i volontari. Con una menzione speciale alla equipe di cure palliative di Sant Joan de Deu. Ci mancherai moltissimo, ma ti ricorderemo ogni giorno della nostra vita nella speranza che in futuro ci incontreremo di nuovo. Sarai la stella che guida la nostra famiglia. Riposa Xanita”.

Osteosarcoma, cos’è la malattia che ha colpito la piccola Xana

Come detto, l’osteosarcoma è il tumore più comune fra quelli primitivi delle ossa ed ha origine da precursori degli osteoblasti, alcune delle cellule di cui si compone un osso. Le cause che portano allo sviluppo del tumore maligno sono ancora in gran parte sconosciute. Certamente, tra i fattori di rischio vi è l’esposizione a radiazioni che si può verificare anche a causa di trattamenti di radioterapia. L’osteosarcoma, in ogni caso, si manifesta soprattutto in bambini ed adolescenti, quindi nel periodo di massima crescita dell’osso. Un’osservazione che fa pensare come proprio la crescita rapida dell’osso possa essere un fattore di rischio. Esistono varie tipologie della malattia, che varia dal grado basso al grado alto di intensità, intervallato da quello medio, e può colpire tutte le ossa del corpo. I sintomi, in genere, sono quelli del dolore localizzato all’osso colpito dal tumore, insieme a gonfiore e tumefazioni. Attualmente, non esiste alcun tipo di prevenzione efficace per ridurre il rischio di contrarre l’osteosarcoma, ma si consiglia di rivolgersi a un medico quando i sintomi sopradescritti si presentassero. Attraverso alcuni esami, dalla radiografia alla scintifrafia ossea, arrivando alla risonanza magnetica e quindi alla biopsia ossea, è possibile verificare la presenza del tumore. L’osteosarcoma, che può svilupparsi a livello localizzato o nella tipologia metastatica, si cura principalmente con la chirurgia e la chemioterapia, spesso utilizzate in combinazione.

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