Dopo il turbolento addio a La vita in diretta, Marco Liorni raccoglie il successo della sua esperienza alla conduzione del preserale Reazione a catena.
Marco Liorni ha avuto la sua rivincita. Il positivo bilancio di questa estate al timone di Reazione a catena risarciscono il 54enne conduttore romano del boccone amaro ingoiato con il suo addio a La vita in diretta. “Mi sono divertito a giocare, anche da conduttore – dice -. E ho sempre invitato i concorrenti a far viaggiare la mente: aiuta a sentirsi liberi e felici. Anch’io mi sono ‘liberato’ mettendomi alla prova con loro”. Ora il testimone è passato a Flavio Insinna e il Nostro guarda avanti…
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Insomma, Marco Liorni chiude la sua esperienza alla guida di Reazione a catena “con grande soddisfazione”. La sfida è stata vinta: “Per la prima volta mi sono misurato con un game, che per la prima volta per tutta l’estate si è scontrato con un quiz consolidato come Caduta libera di Gerry Scotti, rafforzato dalla presenza di un supercampione fino a luglio”. I risultati parlano chiaro: dal 3 giugno al 24 settembre scorso Reazione a catena ha raccolto una media di oltre 2,7 milioni di telespettatori e del 21.5% di share, imponendosi oltre il 90% dei confronti con il competitor e centrando nella finale il record stagionale con 2 milioni 822mila ascoltatori e il 22.2% nella prima parte e 4 milioni 607mila e il 25.7% nella seconda.
Un successo che, tiene a precisare Liorni in un lungo post sul suo profilo Instagram, è “frutto di un grande lavoro di squadra”: il conduttore quindi ringrazia “la dirigenza Rai, l’ad Fabrizio Salini e il direttore di rete Teresa De Santis”, oltre ad autori, regista e a tutto il team del centro di produzione di Napoli, senza dimenticare naturalmente il pubblico in studio e i concorrenti. “C’era una forte pressione per gli ascolti, in una fascia strategica come il preserale – ammette Liorni -, ma alla fine la mia regola resta sempre la stessa: dare il meglio in quello che si è chiamati a fare”.
E ora la nuova sfida si chiama Italia sì, la “piazza” del sabato pomeriggio di Rai1 “dove chiunque può venire a raccontarci un’esperienza significativa, un episodio, un problema oppure lanciare un appello”, spiega Liorni. Che confessa: “Italia sì è un programma che mi sento cucito addosso”, ispirandosi a “vicende di resilienza, coraggio, positività. Per questo quest’anno ho voluto come presenza fissa in studio Manuel Bortuzzo…”. Assolutamente da non perdere!
EDS