Turismo, in Italia cresce l’offerta ricettiva del settore religioso

Turismo, in Italia cresce l'offerta ricettiva del settore religiosoSecondo gli ultimi dati Istat, circa l’1,6% del turismo italiano è basato sull’offerta ricettiva proveniente dal settore religioso.

Sempre più persone in Italia e nel mondo vanno alla ricerca di monasteri e abbazie da visitare durante i propri viaggi. A dimostrazione di questa tendenza ci sono sia i dati Istat che dimostrano come l’1,6% dell’offerta turistica italiana proviene dal settore religioso, sia dai dati dell’organizzazione mondiale del turismo che mostrano come ogni anno sono circa 330.000 milioni i turisti che viaggiano con fini spirituali e 18 sono invece i miliardi di introiti che questa tipologia di turismo genera.

Incanalato all’interno del turismo culturale, quello religioso ha una caratteristica peculiare: i turisti religiosi, infatti, non vanno semplicemente alla ricerca di edifici storici da ammirare e fotografare, ma anche alla ricerca di un’esperienza di tipo mistico e spirituale. L’Italia da questo punto di vista ha molto da offrire e con il potenziamento di questo settore potrebbe far incrementare ulteriormente gli introiti derivanti dal settore turistico italiano, già molto remunerativo.

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Italia, turismo religioso in aumento: ecco le mete preferite dai pellegrini 

Sebbene al momento non sia possibile offrire un quadro completo di quella che è l’offerta ricettiva da parte delle strutture religiose, secondo i dati forniti dall’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana, sarebbero addirittura 4.000 le abbazie ed i monasteri adibiti al turismo nella nostra penisola. Un numero che potrebbe essere destinato a crescere visto che sempre più turisti vanno alla ricerca di simili strutture. Le mete preferite dai turisti, italiani e non, rimangono quelle classiche: Roma, la Città del Vaticano, Assisi, San Giovanni Rotondo e il santuario della Madonna di Loreto. Ma a questi luoghi simbolo si aggiungono 20 mila tra monasteri e conventi, 1550 santuari, 30 mila chiese e 700 musei diocesani. Ogni anno arrivano in questi luoghi 5.6 milioni di persone, 3.3 milioni sono stranieri, generando un giro d’affari importante.

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