Marco Carta, lʼaddetto alla sicurezza conferma: “Eʼ entrato in bagno con le t-shirt”

marco carta
(Instagram)

Marco Carta, lʼaddetto alla sicurezza conferma: “Eʼ entrato in bagno con le t-shirt”. 

Sembrava finita e invece per Marco Carta la questione delle magliette rubate non finisce qui. Infatti l’addetto alla sicurezza del negozio Rinascente ha confermato la sua testimonianza già messa a verbale dagli inquirenti e ha spiegato come non sia vero che Marco Carta sia estraneo ai fatti. Anzi secondo l’uomo è stato proprio il cantante sardo ad entrare nei bagni con le tshirt e ad occuparsi di togliere le placche antifurto. Ecco la sua testimonianza: “Mi sono accorto di una coppia, un ragazzo e una donna, che si guardavano spesso attorno, come se controllassero di non essere osservati dal personale, un comportamento che mi ha insospettito, diciamo anomalo. Allora ho deciso di seguirli”.

La testimonianza dell’addetto alla sicurezza che inchioda Marco Carta

In base alla testimonianza riferita ai colleghi di Repubblica Marco Carta e Fabiana Muscas vengono visti “prendere delle maglie dagli espositori e salire con la scala mobile fino al terzo piano”. I due vanno entrambi nei camerini ma solo Carta entra nello spogliatoio. Lei viene vista mentre da fuori gli passa le magliette. Poco dopo lei gli passa anche la sua borsa e poi i due escono insieme e il dipendente della security spiega: “in mano non avevano più le maglie prelevate poco prima”.

A quel punto gli agenti continuano a tenerli d’occhio e di fatto a pedinarli. I due fanno ancora una puntata nel bagno del quarto piano poi Marco Carta prende due costumi da uomo e li va a pagare in cassa. Poi mentre provano ad uscire dal negozio verso Piazza Duomo suona l’allarme anti taccheggio e i due vengono invitati a rientrare in negozio per il controllo delle borse. Nella borsa della donna vengono trovate le magliette incriminate. Nel frattempo alcuni addetti alla sicurezza vanno nel bagno del quarto piano e per terra trovano le placche antitaccheggio e anche un cacciavite presumibilmente usato per toglierle. L’addetto alla sicurezza parla di “un’ azione preordinata”: “Lui ha nascosto gli abiti nella borsa di lei, poi si è chiuso alla toilette e lì ha staccato le placche antifurto” .

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