Scuolabus dirottato da un autista originario del Senegal, diffusa la telefonata choc del ragazzino che ha evitato la tragedia: “Non è un film”.
Diffusa la telefonata del ragazzino che ha dato l’allarme ieri quando Ousseynou Sy, un autista originario del Senegal ma di nazionalità italiana, ha dato fuoco a un autobus con a bordo una cinquantina di studenti. Il ragazzino, che frequenta la seconda media, ha avuto il sangue freddo di chiamare il 112 avvertendo così i militari dell’Arma dei Carabinieri, giunti sul posto per bloccare gli intenti dell’autista.
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“Ci stanno rapendo in un pullman e ci minacciano con un coltello”, dice il ragazzo, anche egli di origini straniere proprio come l’uomo che li ha presi in ostaggio. Dall’altra parte, il carabiniere gli dice: “Ma chi è che vi sta tenendo in ostaggio”. Il ragazzino prontamente risponde: “Il guidatore ha un coltello, c’è per terra della benzina e non respiriamo più”.
Il carabiniere insiste: “Mandami altre indicazioni”. Così il 12enne risponde: “Non è un film questo”, al che il carabiniere lo prova a tranquillizzare. Il ragazzo è molto agitato, ma il suo gesto ha probabilmente evitato una tragedia. Intanto, imperversa la polemica sul perché l’uomo fosse stato assunto come autista di uno scuolabus nonostante i suoi precedenti.