Attentato al bus: “Perché avete assunto un condannato per violenze sessuali su minore?”

Attentato al bus: “Perché avete assunto un condannato per violenze sessuali su minore?” E’ questa una delle tante domande sorte ieri dopo la strage sfiorata di 50 ragazzini che viaggiavano su un pullman. 

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(FLAVIO LO SCALZO/AFP/Getty Images)

Sono tante a dire il vero le domande in questa vicenda tanto tragica quanto assurda. La principale è quella che abbiamo scritto qui sopra. Com’è possibile che quell’uomo condannato in passato per violenza sessuale su minori fosse alla guida di uno scuolabus da anni? Com’è possibile che i vertici dell’azienda di trasporti Autoguidovie non sapesse che Ousseynou Sy non solo aveva quella condanna con pena sospesa nella propria fedina penale ma nel 2007 ebbe la patente sospesa per eccessivo consumo di alcolici?

Camillo Ranza, il presidente di Autoguidovie intervistato da Open spiega: “Dal 2014 c’è una legge che obbliga a chiedere il certificato penale per l’assunzione degli autisti, cosa che noi facciamo. Ma questo autista era stato assunto precedentemente, quando la normativa non era ancora in vigore. Noi eravamo al corrente di quel precedente perché ce lo aveva comunicato lui stesso. Essendo stato assolto, però, a noi non risultava all’attivo nessun provvedimento penale, né alcuno di tipo pregresso. A noi risulta che il lavoratore avesse avuto una denuncia da una ragazza per molestie, per la quale, però, era stato assolto”.

La procura di Milano però lo smentisce almeno in parte. Il procuratore Francesco Greco infatti ha dichiarato: “Ousseynou Sy aveva ricevuto una condanna con pena sospesa a un anno per violenza sessuale su minori. Non è ancora noto quando sia stato assunto da Autoguidovie, ma la condanna definitiva risale al 2018”.

A Repubblica Luca Lanzanova, responsabile di servizio per l’area cremasca di Autoguidovie, ha spiegato: “Il codice della strada non gli impediva di guidare. Era con noi da quindici anni. Aveva cominciato come addetto alle pulizie, era poi stato promosso autista. Negli anni non aveva dato segno di squilibrio, né avevamo ricevuto reclami sulla condotta”.

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