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Quanto costa visitare le città: perché ci sono le tasse sui turisti e a cosa servono

Carnevale di Venezia, Piazza San Marco (iStock)

Tassa sui turisti in alcune mete top in Italia e nel mondo: perchè ci sono e a cosa servono.
Quando si tratta di partire per una vacanza, il più delle volte si cerca di risparmiare sull’hotel, l’albergo o i mezzi di trasporto come il volo aereo, ma non si tiene conto anche di una spesa aggiuntiva che sono le cosiddette tasse sui turisti. Venezia ha messo una tassa di €3 per visitare la città (che aumenta a sei nei giorni particolarmente affollati) per evitare questo fenomeno dell’overtourism. Ma non è l’unica destinazione al mondo che sta applicando nuove tasse o aumentando quelle già esistenti.

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L’imposta di soggiorno e le tasse sui turisti: a cosa servono?

Dopo l’applicazione dell’imposta di soggiorno dal 2012, che ormai conosciamo bene, spesso chi viaggia deve tenere conto che ci potrebbero essere delle tasse particolari da pagare prima di andare a vedere delle attrazioni o accedere a determinati siti turistici. Ovviamente sono tutte tasse per chi si sposta per vacanza e il ricavato serve a finanziare tutti gli interventi di restauro e di sostegno sia delle strutture che dei siti turistici. Recuperare i beni culturali e ambientali ha ovviamente un costo e quindi applicare questa piccola tassa potrebbe aiutare a livello economico.

Venezia è un esempio in questo senso. L’amministrazione ha deciso di far pagare questa tassa di ingresso in città di €6,73 proprio per limitare praticamente l’afflusso di persone che entrano a Venezia. Si tratta di una misura unica al mondo a ora, ma che presto verrà adottata altrove per limitare questa piaga che colpisce le mete del turismo di massa. Ci sono infatti alcuni problemi che, con questo turismo “mordi e fuggi”, non fanno che peggiorare. I turisti sono sempre di più, grazie anche alle offerte di voli e treni low cost, ma spesso e volentieri chi arriva in città sono turisti indisciplinati e i trasporti non riescono a far fronte alla quantità di persone che ci sono in città e i residenti ovviamente protestano. Questa situazione e questa nuova tassa potrebbe andare a interessare altre città europee che sono state colpite da questo fenomeno del turismo di massa. Voi che ne pensate?

Selena Marvaldi

Selena Marvaldi, classe 1987, giornalista pubblicista. Appassionata di natura, viaggi in mare e cultura. Laureata in Informazione ed Editoria a Genova, porta sempre nel cuore la sua terra che ama raccontare nei suoi articoli

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