Thailandia: 55enne italiano strangola la moglie e poi si suicida

L’uomo avrebbe lasciato una lettera sul tavolo. Sta forse in quelle righe la chiave per risalire alla verità su questa misteriosa vicenda. 

Prima ha ucciso la moglie, poi si è suicidato. L’autore del tragico gesto è un italiano di 55 anni, Stefano Brizioli, originario di Viterbo, residente da circa un anno in Thailandia, a Nonthaburi, dove era sposato con una donna di quel paese, Kusuma Chumnan. Proprio lì lo scorso venerdì mattina si è consumato il delitto.

Dopo aver strangolato la donna, morta quindi per soffocamento, Brizioli si è inflitto profonde ferite con un’arma da taglio, ed è così che si è tolto la vita. Su un tavolo avrebbe lasciato una lettera scritta in italiano. Lei sarebbe stata poi ritrovata nel letto, con indosso un pigiama rosa, coperta fino al collo, mentre lui era riverso a terra sul lato opposto, con un coltello vicino: nessun segno di lotta o colluttazione. A scoprire la scena sono stati alcuni parenti che, non avendo più notizie di Kusuma, sarebbero entrati nella loro abitazione, trovandosi di fronte il macabro spettacolo.

L’omicida-suicida era già stato sposato in Italia – dove lascia due figli e prima di trasferirsi in Thailandia aveva lavorato a Viterbo per la Eurofood Catering. Suo fratello Marco, che vive e lavora a Milano, non riesce a darsi una spiegazione dell’accaduto: “Erano una coppia tranquilla, si erano sposati a settembre e lui amava la moglie tantissimo” ha detto. Nulla, a quanto pare, avrebbe lasciato presagire un finale così drammatico.

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L’appello della nipote dell vittima

Nel frattempo la notizia ha fatto il giro dei media thailandesi, dove si legge che qualcuno lo avrebbe visto Brizioli fuori di casa sua con la maglia imbrattata di sangue. E su Facebook è giunto l’appello della nipote di Kusuma, Thanya Diehl, residente negli Stati Uniti: “Mi è stata data una triste notizia dalla Thailandia: mia zia è morta, uccisa da suo marito, che poi si è tolto la vita,. Se qualcuno conosce la sua famiglia in Italia per favore gli faccia sapere che l’ambasciata dovrebbe contattarla presto per riportare lì il suo corpo”.

“Si ipotizza che il motivo sia che Stefano non aveva soldi, per questo era depresso – continua Thanya – . E’ successo nella casa della sorella di Kusuma, dove vivevano entrambi da quando si erano sposati. La Polizia ha spiegato che lei è morta per soffocamento e che Stefano si è tagliato le vene e pugnalato al cuore. Non sappiamo quale sia la verità perché l’abbia fatto, ma di sicuro non avevano soldi perché non si spostavano mai”. Spetterà ora agli inquirenti e alle autorità dei due paesi fare chiarezza su questa brutta e triste storia.

EDS

 

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