Cinque Terre: pioggia di multe a chi indossa le infradito

Manarola, Cinque Terre (iStock)

Multe ai turisti in infradito alle Cinque Terre: ecco perché e cosa succederà.
L’estate sta arrivando e una delle destinazioni più amate dai visitatori e dai turisti di tutto il mondo, non solo d’Italia, sono le fantastiche Cinque Terre in Liguria. Quest’anno però questo luogo meraviglioso sul mare ha deciso di mettere un po’ i puntini sulle i e chiedere maggiore attenzione e rispetto da parte dei turisti e dei croceristi.

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Turisti in infradito: scattano le multe alle Cinque Terre

Secondo le stime i crocieristi che arriveranno alle Cinque Terre saranno praticamente il doppio rispetto allo scorso anno. Si passerà da una cifra di 450000 a 750000 visitatori fra Aprile ed ottobre. Un esercito di turisti insomma che, il più delle volte, vanno alla scoperta dei sentieri dell’entroterra delle Cinque Terre  senza il giusto abbigliamento ed equipaggiamento.

Il parco delle Cinque Terre così, per garantire la sicurezza ed evitare degli infortuni, ha deciso di fare delle multe a tutti coloro che girano per l’entroterra il palco in infradito. Come si legge su Repubblica, Patrizia Scarpellini ha dichiarato che sono sempre tantissimi turisti che pensano di riuscire a gestire ogni tipo di situazione perché si sentono i più forti o i più esperti. Anche se hanno le infradito i piedi credono di poter affrontare magari delle salite piuttosto ripide, il problema è che nella zona del Parco delle Cinque Terre molte salite sono a strapiombo sul mare e si rischia di farsi male, di scivolare e addirittura finire anche in delle vera e propria situazione di emergenza.

Le multe così che verranno fatte agli escursionisti danno dai 50 ai €2500 in maniera progressiva. Anche se, in un primo momento, ovviamente i turisti verranno avvisati della nuova regolamentazione e, ad esempio, se acquistano la card per visitare il parco delle Cinque Terre online, dovranno firmare un foglio in cui si legge espressamente che vi è il divieto di accesso senza le scarpe adeguate al parco. Quindi non ci sarà una vera e propria stangata sui turisti, ma un avviso progressivo della necessità di dell’equipaggiamento giusto.

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Francesco Conidi

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