Portogallo no all’eutanasia, il voto a Lisbona boccia l’eutanasia

Portogallo no all’eutanasia, il voto a Lisbona boccia l’eutanasia. Sono stati bocciati i quattro testi che sembravano puntare dritta alla legalizzazione del suicidio assistito anche in Portogallo come accaduto in diversi paesi in Europa negli ultimi anni. In Italia si è fatto invece un passo in questo senso, legato al testamento biologico che non è la stessa cosa ma rappresenta un passo verso questa idea.

Portogallo no all’eutanasia

Il Parlamento ha detto no alla proposta dei partiti di sinistra che appoggiano al governo. La proposta è stata bocciata con 116 voti con 102 a favore e 11 astenuti dal partito Pan, 117 contro e 104 a favore con 8 astenuti per il progetto Be della sinistra radicale. Non servirà quindi l’intervento in merito del Presidente della Repubblica Marecelo Rebelo de Sousa del Partito Socialdemocratico.

Spunta quindi una nuova riflessione sull’ideologia e sul fatto se sia questa più o meno giusta. Da un lato ci sono i “pro-vita” che respingono l’idea in questione, dall’altra parte invece c’è chi considera l’eutanasia come un diritto di chi dovrebbe avere la libertà di decidere per la propria vita. Chiaro e lampante è il caso di Dj Fabo che ha portato a processo Marco Cappato l’uomo che lo ha aiutato ad uscire dall’Italia per andare a effettuare in Svizzera il suicidio assistito.

Jorge Cruz, portavoce del Christian Medical Fellowship, ha parlato ad Avvenire sottolineando: “Il buon senso ha prevalso in Parlamento. Questo voto segnala la volontà di continuare a proteggere le persone più vulnerabili a dire di no al desiderio di stare allo stato licenza di uccidere i propri cittadini pur sulla loro richiesta”. Staremo a vedere se arriveranno anche delle novità in merito rispetto a quello che accadrà nelle prossime settimane e in merito a quanto se ne pensa in Italia in merito al discorso eutanasia.

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