Roma, nuova Pompei sotto Colle Oppio

(Websource/Archivio)

Roma, nuova Pompei sotto Colle Oppio. Incredibile scoperta archeologica a Roma dove nell’area della polveriera si nasconderebbero reperti facenti parte delle terme di Tito che costituirebbero una vera propria nuova Pompei. Probabilmente non si procederà allo scavo per costruire un’area giochi per bambini.

Scoperta una nuova Pompei nel cuore di Colle Oppio

Proprio di fronte al Colosseo, al di sotto del suolo su cui si estende l’area della polveriera di Colle Oppio, si nasconderebbe una nuova Pompei.
Eleonora Ronchetti, Soprintendente capitolina, ha in merito dichiarato: “ci vorrebbe qualche milione di euro che permetta di fare uno scavo archeologico e accertare l’entità e l’estensione delle terme di Tito”, proseguendo affermando che: “come in tanti altri punti di Roma ci possa essere una nuova Pompei, ma al momento non mi sembra che ci siano le condizioni per procedere a uno scavo”.

Non si procederà allo scavo per costruire un’area intrattenimento

La rivelazione è arrivata durante una commissione congiunta Cultura e Ambiente finalizzata a raccogliere pareri sulla possibilità di sviluppare in quella zona un’area di intrattenimento per bambini.
Nella zona in questione vi è però, già dagli anni ’50 un campo da calcio e una pista di pattinaggio e questo non ha che portato a pareri contrastanti all’interno della maggioranza in relazione al valore dell’area.

Ciò che desta pareri contrastanti sarebbe la possibilità di ricoprire, anche se con materiale naturale al posto del cemento, un tratto di Colle Oppio “sul quale probabilmente”, spiega ancora Ronchetti  “si estendono le terme Tito”, datate 80 dopo Cristo.
La Soprintendente spiega ancora che “negli anni 1998-99 gli scavi vennero reinterrati per motivi di sicurezza pubblica, era l’epoca di Ocalan e la comunità curda dormiva lungo l’area archeologica; dunque, fu deciso di reinterrarli per rendere sicuri gli scavi e la vita stessa delle persone”.

“Oggi gli scavi sono ben protetti a una notevole profondità sotto il manto erboso e c’è un’unica parte che emerge senza, tuttavia, essere interessata dagli impianti sportivi presenti”. Il rischio naturalmente sarebbe quello che realizzando un playground, si possa “tombare definitivamente un tesoro inestimabile. Tanto che l’architetto Vitaliano Biondi, dello staff dell’assessora all’Ambiente Pinuccia Montanari nel consegnare il parere negativo e nel ricordare che ‘la bellezza salverà il mondo’, si chiede a questo punto ‘chi salverà la bellezza”.

“Se con i nuovi campi”, dichiara la soprintendenza “si recupera una qualità migliore di tutta la zona questo andrebbe a vantaggio della città e dei cittadini e non viene toccato nulla del sottosuolo. I resti archeologici restano protetti: a meno che con qualche milione di euro si riaprano gli scavi e si recuperi una nuova Pompei, forse questa sembra la soluzione migliore”.

Se dunque il progetto troverà approvazione, un campo di calcio, due campi di calcetto, un campo da basket e una pista di pattinaggio seppelliranno per sempre la nuova Pompei sepolta.

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