Il trucco che cambierà per sempre il tuo modo di viaggiare

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Erling Kagge, classe 1963, non è un uomo come tutti gli altri: è stato il primo a raggiungere in solitaria il Polo Sud, ha scalato l’Everest e ha esplorato il Polo Nord. Erling è infatti uno degli esploratori più importanti di oggi e, come ha raccontato al Telegraph, ha un segreto da raccontare a chi ama viaggiare che trasformerà definitivamente il nostro modo di approcciarci al viaggio.

Il trucco di Erling Kagge

C’è una parola chiave che racchiude il trucco che rivoluzionerà il vostro modo di viaggiare secondo Erling Kagge: il silenzio. Nel 2017 Erling ha pubblicato il libro “Silence: in the age of noise” in cui racconta proprio l’importanza del silenzio in una vita e una società che è colma di rumori e di caos. È importante stare in silenzio in diversi momenti della nostra vita, soprattutto quando si viaggia per godere di tutto ciò che ci circonda. Il silenzio è l’opposto di quello che facciamo ogni giorno: dal condividere i link su Faceboook, al mettere like o mandare sms vocali agli amici. L’esperienza del silenzio è oggi una sorta di rarità che però regala a dei momenti la possibilità di essere speciali.

Come racconta lui stesso, Erling nel 1993 è arrivato al Polo Sud nel silenzio, camminando da solo senza contatto radio per 50 giorni e 50 notti e sebbene fosse nel nulla, secondo lui siamo molto più soli quando scorriamo le notifiche sul telefono. Il silenzio è qualcosa di umano, racconta Erling: “Ne abbiamo avuto bisogno per migliaia di anni”.

Cosa si intende per silenzio

Per Erling il silenzio non è l’assenza totale di suono, ma la capacità di trovare la meraviglia nelle cose quotidiane: si tratta, come la descrive lui stesso: “Di scovare la meraviglia nella quotidianità […] è una delle più pure forme di gioia che riesca ad immaginare. Spesso mi meraviglio: quando viaggio, da solo o con le mie tre figlie, quando incontro le persone, ogni volta che sento il mio cuore battere, ascolto qualcosa per la prima volta o vedo un tramonto”.

La stessa meraviglia di quando nel silenzio nel mare del Cile ha avvertito la presenza di una balena accanto a lui e non ha fatto nè foto nè video perchè quei momenti sono sacri e vanno vissuti così, semplicemente.

Fonte articolo Huffington Post

A cura di Roberta Franzè

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