Ristoranti di Masterchef: dove sono in Italia

Ristoranti di Masterchef: Joe Bastianich, Carlo Cracco, Bruno Barbieri e Antonino Cannavacciuolo

L’Italia è un paese dove la cultura enogastronomica è molto importante. In ogni paese ci sono tantissime specialità tipiche da assaggiare e assaporare. La cima genovese in Liguria, la Pasta Gricia a Roma, le cassate in Sicilia…sono solo alcune, anzi, pochissime, delle prelibatezze che tutta l’Italia propone. Non è quindi strano che un format televisivo come Masterchef possa aver spopolato nel nostro Paese.

Masterchef la storia del programma

Correva l’anno 2011: sulla Tv Italiana sbarcava MasterChef, format televisivo dell’omonimo talent show culinario d’origine britannica. La trasmissione, ad eliminazione, vede susseguirsi una serie di prove in cui i concorrenti devono dimostrare le proprie abilità in campo culinario ( conoscenza dei prodotti, inventiva tra i fornelli e padronanza delle diverse cotture o ricette).

Questo programma è stato il motore per una riscoperta della figura dello chef e soprattutto per la riabilitazione della cucina a 360°: i cuochi sono diventati delle vere icone glamour che oltre alla loro abilità hanno anche iniziato a curare il look e l’immagine quasi fossero attori hollywoodiani. Non è un caso che le star indiscusse del programma, e del panorama culinario italiano, sono i quattro giudici del programma:  quattro Chef stellati che rispondono ai nomi di Joe Bastianich, Carlo Cracco, Bruno Barbieri e Antonino Cannavacciuolo. Queste notorietà nostrane,  degne di una rock band dei fornelli, ha fatto la fortuna anche dei loro quattro ristoranti, disseminati lungo lo stivale italiano che sono ben presto divenuti meta di pellegrinaggio da parte dei ghiottoni di tutto il mondo. Ma dove si trovano con precisione? Ecco una lista dettagliata della mappa del gusto declinata nelle quattro varianti di cui sopra:

Ristoranti di Masterchef in Italia: dove mangiare con Bastianich, Cracco, Barbieri e Cannavacciuolo

Joseph Bastianich, detto Joe: la nostra prima tappa del tour gourmet si ferma  ad Udine, più precisamente a Gagliano nella frazione di Cividale del Friuli. E’ qui che nel 2013 lo chef di origini americane ha aperto il ristorante Orsone. Non è tutto Bastianich ha anche fondato tre aziende vinicole: l’Azienda Agricola Bastianich a Buttrio e a Cividale del Friuli (Udine); La Mozza s.r.l. di Magliano in Toscana in Maremma, e la TriTono a Mendoza, Argentina; ha acquisito il marchio Brandini a La Morra, in Piemonte. Se avete sete ed il (lauto) pasto vi ha lasciato un po’ la bocca arsa, sapete dove andare.

Carlo Cracco: il nostro giro prosegue a Milano, nella zona dei Navigli, dove da metà febbraio 2014 lo chef ha dato vita al bistrot Carlo e Camilla in segheria, che prende il nome da una vecchia segheria in disuso, mantenuta nella sua struttura originale. Lo potete trovare anche a il fu Peck, negozio di gastronomia di Milano, situato nei pressi del Duomo dove Cracco oggi lavora come Executive Chef. Con il suo arrivo, il ristorante guadagna 2 stelle Michelin. Dal 2007 il ristorante ha solo il suo nome.

Bruno Barbieri: la prossima tappa di porta a Bologna al bistrot, il Fourghetti, gestito dal “deus ex machina” Barbieri. Il ristorante è stato aperto nel 2016 ma la sua fama ha fatto ben preso il giro d’Italia e del mondo.

Antonino Cannavacciuolo: il viaggio culinario finisce a Villa Crespi ad Orta San Giulio; nel 1999 assume, insieme alla moglie, ha assunto la gestione della dimora storica in stile moresco Villa Crespi, sul Lago d’Orta, di cui ricopre il ruolo di chef patron. Dal 2012 Villa Crespi, dotata di hotel e ristorante, è entrata nel circuito Relais & Châteaux. Non è l’unico polo però dove potete gustare la cucina dello Chef. A fine ottobre 2015 ha aperto un locale nel centro della città di Novara, il Cannavacciuolo Café & Bistrot, un café e bistrot aperto dalla colazione al dopocena, mentre a Maggio 2017 annuncia imminente apertura di un nuovo locale Bistrot Cannavacciuolo, situato presso il centro di Torino.

di Lorenzo Ceccarelli

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