Torino: guida alle bellezze della città

Mole Vanvitelliana , Torino (Di Matteo Agostinelli. CC BY-SA 3.0 via Wikicommons)

 

Una città da sempre affascinante, Torino è senza dubbio un luogo da molti sottovalutato, la cui ricchezza culturale e architettonica potrà stupire piacevolmente qualsiasi visitatore.

La magia inizia certo dal monumento simbolo della città, la Mole Antonelliana, completato nel 1889 e passato poi attraverso numeroso vicessitudini, offre ancora oggi dalla sua cima uno dei panorami più belli d’Italia. Ma la sua attrattiva non riguarda solo l’esterno: tra le mura della Mole si cela infatti un affascinante Museo dedicato al cinema e custode di pezzi davvero storici di questo mondo. Chi volesse potrà allora visitare il simbolo di Torino da martedì a venerdì e giorni festivi, con orario 10:00 20:00 e sabato 10:00 – 23:00. Il biglietto comprensivo di museo e ascensore panoramico viene appena 8 euro (4.50 prezzo ridotto), mentre il solo ascensore viene € 4,50, ridotto 3,20, e il Museo Nazionale del Cinema intero € 6,50, ridotto € 2,00.

I musei più belli di Torino

Torino ha comunque una delle sue più grandi attrattive nei musei: imperdibili sono quello egizio e quello dedicato all’arte antica. Ospitato dentro il meraviglioso Palazzo Madama, il Museo di Arte Antica è organizzato in due percorsi, uno dedicato alla storia degli ambienti, l’altro al senso dei capolavori contenuti in essi. Ogni piano trasporta il visitatore in una nuova e affascinante epoca fino ad una delle opere più famose qui conservate, il bellissimo Ritratto d’uomo di Antonello da Messina. Il museo è aperto da martedì a sabato 10:00 – 18:00 e domenica dalle 10:00 alle 20:00.

Il Museo Egizio è invece forse il più famoso luogo culturale della città: considerato per importanza secondo nel suo ambito solo a quello di Il Cairo, è ospitato in un palazzo seicentesco e custodisce, tra le varie cose, le statue delle dee Iside e Sekhmet e quella di Ramesse II, il tempietto di Ellesija e il famoso Canone Reale, documento che aiuta a capire la sequenza dei sovrani che si sono succeduti sui troni d’Egitto. Si può accedere a queste meraviglie da martedì a domenica dalle 8:30 alle 19:30 (ultimo ingresso alle 18:30) con un biglietto dal costo di 15 euro (ridotto 11 euro).

Rimanendo in tema museale, bisogna ricordare che Palazzo Madama si affaccia sulla piazza più famosa di Torino, Piazza Castello: da sempre centro della vita cittadina,  è attorniata da meravigliosi portici e su di essa si affacciano palazzi di indubbia importanza come il Teatro Regio, risalente al 1700, il Palazzo della Giunta Regionale, il Palazzo del Governo, oggi sede della Prefettura , l’ Armeria e la Biblioteca Reale, dimora di importanti opere di Leonardo da Vinci.

Torino (Marco Saracco, iStock)

Imperdibile è poi il Duomo di San Giovanni, chiesa risalente al 500 ed edificata sulle ceneri di ben tre antiche chiese medievali. Nel XVII secolo la struttura fu ristrutturata per aggiungere la Cappella della Sacra Sindone, luogo dove fu collocato quello che la Chiesa identifica come il sudario di Cristo: dopo un incendio che danneggiò la  cappella, la sindone fu spostata e ancora oggi l’area è in ristrutturazione.

Ma a Torino è anche possibile trovare un angolo di Francia: simile infatti ai castelli che fanno la fama della Loira appare oggi il Castello ed il parco del Valentino, adagiati sulle sponde del Po. La struttura a ferro di cavallo è circondata da quello che è da sempre uno dei parchi più amati dai torinesi, sede da sempre di numerose esposizioni tra cui la storica esposizione universale del 1884, evento in occasione del quale fu ricostruito un villaggio medievale ancora oggi visitabile e utilizzato per mostre temporanee.

Cosa mangiare a Torino

Fiere del tartufo 2014
@Getty Images

Il fascino di Torino non si trova però solo tra le strade. Anche ai fornelli i piemontesi hanno infatti ragione da vendere: una cucina genuina e fatta di piatti semplici figli della tradizione basati, naturalmente, su prodotti rigorosamente locali.

Tra i primi piatti spiccano senza dubbio gli agnolotti, una pasta fresca con le sembianze di un grande raviolo solitamente riempito con carne di manzo, carne di maiale, prosciutto, uova, grissini sbriciolati, vari altri ingredienti e con una grattata di noce moscata. Il condimento può variare, andando dal classico burro e salvia a sughi più complessi, come il ragù.

Rigorosamente conditi con burro e tartufo sono invece le tagliatelle o tagliolini (tajarin) all’uovo, altro piatto tipico della città, così come i risotti, un must in generale della regione.

Per i secondi invece regna ovviamente la carne: si va dal classico brasato al barolo al bollito misto servito con varie salse, passando per la finanziera, un misto preparato con varie carni, porcini e piselli con vino barbaresco e cannella, e il fritto misto alla piemontese, senza dimenticare il fricandò e la bistecca alla torinese, cucinata con il grissino sbriciolato grossolanamente.

Una menzione a parte la merita la mitica bagna cauda, piatto a base di aglio, olio, acciughe e vari altri ingredienti da gustare in piccoli tegami di terracotta dotati di proprio fuoco per mantenere l’intingolo alla temperatura ideale per intingervi le varie verdure di accompagnamento.

Come arrivare e come muoversi

Piazza San Carlo (web)

Spostarsi nella piccola città non è certo un problema e, evitando i dispendiosi taxi, ci si può affidare all’efficiente servizio bus cittadino (clicca qui per orari e percorsi).

Per arrivare in città invece chi viaggia in aereo può atterrare all’aeroporto Sandro Pertini, distante circa 16 chilometri da Torino e servito dalle principali compagnie aeree.

Su ben quattro stazioni ferroviarie può invece contare chi viaggia in treno: Porta Nuova, Porta Susa, Lingotto e Stazione Doria sono i punti d’approdo che collegano la città al resto del Paese.

Ben quattro autostrade giungono invece ai punti cardinali della città, rendendola un facile approdo per chi si muove in macchia: la A4 collega la città a Milano, la A5 ad Ivrea, la A6 a Savona e la A21 a Piacenza.

Dove andare per divertirsi

La veste culturale non deve certo ingannare gli amanti del folle divertimento. La notte Torino si anima in ogni sua via, pronta ad accogliere gente di tutte le età per fornire svago a 360 gradi. Il bellissimo scenario verde del Parco del Valentino ospita lo Chalet Disco Club, un tempo locale per balli lisci e oggi punto di riferimento per i giovanissimi. Per chi vuole invece sorseggiare un cocktail e fare quattro chiacchiere il punto di riferimento è Piazza Vittorio, ricca di bar e locali.

La vera zona però del divertimento è quella dei Murazzi: sono così chiamati le arcate che costeggiano il Po e che un tempo erano usate come ricovero delle barche; oggi sorgono qui i migliori club della zona, tappa dei più famosi dj e della movida torinese.

Dove dormire

La scelta degli alloggi è naturalmente qui assai vasta. Per chi ama il lusso e vuole andare sul sicuro, spendendo però una cifra che si aggira intorno ai 132 euro a notte, c’è il Grand Hotel Sitea, quattro stelle situato proprio dietro Piazza San Carlo dal sapore classico ma certo intramontabile.

Buone sono però anche le opportunità per chi vuole risparmiare qualche soldo, magari da spendere per un soggiorno senza privazioni: chi ad esempio è disposto a rinunciare alla centralità c’è il Residence San Paolo, tre stelle ottimamente collegato dai mezzi pubblici e dal costo collocabile intorno ai 47 euro.

Per chi invece punta davvero al massimo risparmio c’è l’Art’To, un bed & breakfast in zona crocetta dal prezzo più che competitivo a partire da 35 euro a notte.

Francesca Testa & Selena Marvaldi

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