Safari in Africa: quelli più belli e imperdibili

Safari in Kenya (iStock)
Safari in Africa, Kenya (iStock)

Safari in Africa. Partire per un safari in Africa non è una vacanza solo per ricchi. Stando attenti ai periodi e alle numerose offerte che circolano sul web è possibile partire per una vacanza esotica da sogno che non costi un occhio della testa. Qui vi segnaliamo i safari più belli e alcuni accorgimenti per risparmiare. Impiegare un po’ più di tempo per organizzare il vostro viaggio in Africa ne sarà valsa la pena. Verrete ripagati con spettacolari vedute sulla savana, tramonti di fuoco, mandrie di gazzelle e zebre in corsa, leonesse a caccia, notti illuminate dal firmamento di stelle e tutta l’incredibile meraviglia che sono questi paesaggi sanno regalare.

Per risparmiare nel vostro viaggio per un safari in Africa la prima cosa da fare è scegliere un periodo fuori stagione. Niente estate né vacanze natalizie. Per trovare i prezzi più convenienti per il soggiorno è preferibile partire in autunno inoltrato o in tarda primavera, dopo le vacanze di Pasqua e prima dell’estate. I tour operator che organizzano in safari propongono di tanto in tanto pacchetti sconto da prendere al volo, i consiglio dunque è quello di monitorare di tanto in tanto i loro siti web. Così come sono da controllare i siti appositamente specializzati in safari low cost. Sul web si possono trovare tantissime offerte, per cui è importante scandagliare la rete, in particolare i siti web stranieri e quelli locali africani. Il cambio delle valute locali con l’euro è favorevole, dovete tenere presente, però, che in alcuni Stati africani i prezzi sono espressi direttamente in dollari, quindi il costo del soggiorno è più alto, proprio perché rivolto direttamente ai turisti americani più facoltosi, ma avendo pazienza nelle ricerche si possono trovare strutture con prezzi in valuta locale, soprattutto in Sudafrica, dove le tariffe son più abbordabili. Evitate i resort più lussuosi e con una buona dose di spirito di avventura cercate di comportavi come fanno i residenti del posto, per mangiare e spostarsi. I safari nella savana sono gestiti da tour operator con guide locali, ma per tutto il resto, come le cose da fare nei centri abitati, cercate il più possibile di evitare luoghi tipicamente turistici. Scoprirete in questo modo l’Africa più autentica.

Safari in Africa: i più belli

Qui di seguito vi segnaliamo luoghi dove fare i safari africani più belli e le loro caratteristiche principali.

Kenya

Masai Mara, Kenya, migrazione di gnu e zebre (Key45, CC BY 2.0, Wikipedia)
Masai Mara, Kenya, migrazione di gnu e zebre (Key45, CC BY 2.0, Wikipedia)

Il Kenya è una delle mete più popolari per i safari. Qui troviamo un paesaggio naturale ricchissimo, con pianure, laghi, foreste e molti parchi naturali importanti e bellissimi. Quello più famoso e frequentato è il Masai Mara, che si trova al confine con la Tanzania, nella parte sud-occidentale del Kenya. Si tratta della più grande riserva faunistica dell’Africa selvaggia, con i suoi 320 km² di superficie, e prende il nome dalla popolazione Masai che abita quelle zone.  Il Masai Mara ha un’elevata concentrazione di fauna ed è famoso per la spettacolare migrazione di gnu e zebre, la più grande del pianeta, nei mesi che vanno da ottobre ad aprile. Ci sono anche molti leoni, tanto che questo animale è l’icona del parco. Il territorio, formato da prateria africana e savana, offre paesaggi stupendi. L’area è attraversata dalla Grande Rift Valley che collega il Mar Mediterraneo al Sud Africa ed è stata adibita a riserva faunistica nel 1961. Nel parco sono presenti i cosiddetti “grandi 5”: leoni, rinoceronti, leopardi, elefanti e bufali. Ma ci sono anche numerosi branchi di giraffe, gnu, zebre, gazzelle, antilopi. I punti migliori per vedere gli animali sono la Palude di Musiara e il fiume Mara.

Un altro luogo imperdibile del Kenya è il Lago Nakuru, sempre nella Grande Rift Valley. Si tratta della seconda oasi naturale più spettacolare del mondo secondo il National Geographic Travel, dopo le Christmas Island in Australia.Il posto è ideale soprattutto per il birdwatching, per ammirare i fenicotteri, attrazione principale, aironi, pellicani e molti altri uccelli. In zona si trovano anche gazzelle, leoni, leopardi, sciacalli e il raro rinoceronte bianco.

Tanzania

Leonesse nel Parco del Serengeti, Tanzania (Wikicommons)
Leonesse nel Parco del Serengeti, Tanzania (Wikicommons)

La Tanzania, subito dopo il Kenya, è l’altra destinazione molto popolare per i safari in Africa. Qui nella vasta pianura di Serengeti si può assistere alla grande migrazione di gnu, zebre e gazzelle verso il Masai Mara, in Kenya. Gli animali si radunano nella vallata del Serengeti dopo le piogge per partire verso nord, in direzione del Masai Mara. Nel mese di ottobre ritornano a sud, verso la Tanzania e il Ngorongoro, per la stagione riproduttiva. Il Parco nazionale del Serengeti è una delle più importanti aree naturali protette africane. Ha una superficie di 14.763 km² e si trova nel nord della Tanzania, nell’omonima pianura di Serengeti, tra il lago Vittoria e il Kenya. Confina con il parco di Masai Mara e la riserva naturale di Ngorongoro, che prende il nome dall’omonimo vulcano, con la quale forma un territorio ininterrotto. Il Parco del Serengeti è patrimonio dell’Umanità Unesco. Un ulteriore attrattiva della Tanzania è il fatto di essere una meta molto economica.

Uganda

Gorilla di montagna, foresta d Bwindi, Uganda (CC BY-SA 3.0, Wikicommons)
Gorilla di montagna, foresta d Bwindi, Uganda (CC BY-SA 3.0, Wikicommons)

L’Uganda è un meta per safari sempre più popolare. Dopo le guerre civili che hanno tenuto lontani i turisti, da qualche anno il Paese è tornato ad essere frequentato. Qui si fanno safari per vedere i gorilla nei parchi più belli. Il Parco nazionale impenetrabile di Bwindi ha una superficie di 331 km2  e si trova nell’Uganda sud-occidentale al confine con la Repubblica Democratica del Congo e con la Rift Valley. E’ una zona montuosa caratterizzata dalla presenza di foresta tropicale e giungla e deve il nome di “foresta impenetrabile” al fatto che gran parte del suo territorio raggiungibile con difficoltà e solo a piedi. Qui vengono organizzati safari per vedere il gorilla di montagna, a rischio di estinzione.

Un’altra zona da visitare in Uganda è il Parco Nazionale di Kibale, fondato nel 1993 per proteggere la forestale pluviale. Il suo territorio misura 795  km² e ha diverse tipologie di habitat: dalla foresta pluviale, alla prateria e persino la palude. Il parco è famoso per ospitare una vastissima gamma di specie di primati: scimmie, scimpanzé, la rara scimmia hoest e le scimmie dalla coda rossa. Ci sono poi anche leopardi, elefanti, bufali, molti uccelli e farfalle. In queste zone le strutture per i safari appartengono alle comunità locali, questo permette di risparmiare rispetto ai resort internazionali e soprattutto consente un reale contatto con la realtà africana.

Sudafrica

Parco Nazionale Kruger, Sudafrica (Wikipedia)
Parco Nazionale Kruger, Sudafrica (Wikipedia)

Il Sudafrica è un’altra meta molto popolare per i safari e soprattutto con numerose occasioni low cost. Sono molti i voli che collegano il Paese con l’Europa e i pacchetti vacanza tutto compreso. Molti anche i tour operator che organizzano viaggi qui. In Sudafrica il classico turismo da safari è affiancato da tante altre attività e tipologie di viaggio, che comprendono visite alle principali città, turismo sulla costa e anche tour enogastronomici. Qui, alla visita ai parchi e alle riserve naturali si può affiancare quella a Città del Capo e alla sua suggestiva costa.
La meta per eccellenza del safari in Sudafrica è senz’altro il Kruger National Park, uno dei più spettacolari e affascinanti parchi del Paese.Ha una superficie vastissima, di quasi 20.000  km² e fa parte della Biosfera Canyons del Kruger, protetta dall’UNESCO. Si trova nelle province di Mpumalanga e Limpopo e confina a nord lo Zimbabwe e a est il Mozambico e lo Swaziland. Il Kruger è uno dei parchi naturali più antichi e famosi del mondo, inaugurato nel 1898 come riserva faunistica. Ospita 300 specie di alberi, 500 specie di uccelli, 150 specie di mammiferi, rettili e anfibi e naturalmente non mancano i famosi “Grandi 5”: 2500 bufali, 1000 leopardi, 1500 leoni, 5000 rinoceronti e 12000 elefanti. Altri mammiferi presenti nel parco sono: zebre, giraffe, kudu, gheprdi, ippopotami, impala, molte specie di antilopi, iene, facoceri, gnu. Insomma è il luogo del Safari per eccellenza. Sono veramente molte le proposte di viaggio e i pacchetti vacanza per un safari nel Parco Nazionale Kruger. In Sudafrica la bassa stagione è l’inverno, che qui va da maggio a settembre. Sono i mesi più secchi, durante i quali è più facile avvistare gli animali, mentre vanno ad abbeverarsi nelle pozze d’acqua e nei fiumi, e quindi i mesi più economici per i viaggi.

Vi ricordiamo poi il nostro articolo con tutti i suggerimenti su quando partire per un Safari in Africa.

Safari in Africa:leoni al Kruger National Park – VIDEO

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