Incredibile scoperta sotto i ghiacci dell’Antartico

sottomarino russo

Credevate che la Guerra Fredda fosse finita? A quanto pare no e la prova è l’incredibile scoperta fatta sotto i ghiacci dell’Antartico da 2 scienziati norvegesi: Yngve Kristoffersen e Audun Tholfsen.

I ricercatori hanno intravisto la sagoma di quello che è, innegabilmente, un sottomarino russo e che ha rinfrescato a tutti le mire espansionistiche di Putin in quelle zone.

I due ricercatori, impavidi, si sono anche avvicinati abbastanza da effettuare gli scatti che avrebbero poi testimoniato la loro scoperta, arrivando a circa 100 metri di distanza.

Le loro immagini mostrano con esattezza il profilo di un sottomarino, mentre la loro storia e le coordinate dell’avvistamento sono state divulgate sul loro blog:

“alla sera abbiamo avvistato una luce in lontananza. E’ risultato essere un sottomarino emerso. Queste le coordinate: 89° 17.5’ N, 172° 42.9’ W. Non siamo stati in grado di identificarlo”.

Successivamente gli esperti hanno identificato la sagoma scura come il sottomarino Orenburg, un colosso russo da 13 mila tonnellate la cui creazione risale addirittura al 1981.

Il presidente Putin, in realtà, non ha mai fatto mistero del suo intento di estendere il dominio russo su alcune zone dell’Antartide, ricche di gas, minerali, e altre materie prime.

Il ministro della Difesa russo, di recente, ha annunciato l’apertura di 10 stazioni radar e 13 piste, con l’invio di scienziati e militari.

Entro il 2017 Mosca intende schierare 2 brigate e un bel reticolo di postazioni.

In ogni caso, anche se l’Orenburg è stato classificato come un sottomarino di ricerca le preoccupazioni per una politica espansionistica russa molto aggressivo non sono infondati.

Forse è per questo che le altre nazioni non rimangono senza far nulla. Oslo ha mobilitato una delle sue navi per l’intelligence e presto si pensa di schierare una nuova unità che potrebbe entrare a far parte nel sistema di difesa statunitense.

Insomma, la guerra tra i ghiacci è più viva che mai!.

Fonte foto: The Telegraph

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