Weekend| Raccogliere funghi: le norme e i migliori itinerari in Italia

RACCOLTA FUNGHI DOVE ANDARE COSA FARE NORMATIVE WEEKEND AUTUNNO \ ROMA – Se in estate si va al mare e in inverno si scia, cosa fare in autunno? Il clima certo non consente di prender il sole e la neve non ha ancora imbiancato a sufficienza le piste, non resta allora che trovare un’attività che riesca a riempire i weekend di relax con qualcosa di interessante e, perchè no, che porti non solo lontano dalla città ma anche a contatto con la natura. A ben vedere questa sembra proprio la descrizione dell’andare in cerca di funghi, un’attività adatta a persone di tutte le età da poter svolgere in relax con gli amici per godere al meglio la bellezza dei boschi.

Passeggiare tra gli alberi screziati di rosso e giallo nel silenzio della natura non è certo un passatempo noioso come molti potrebbero pensare, ma rappresenta invece l’occasione per dedicare qualche ora a sè stessi con una sana e lunga camminata: insomma, andare in cerca di funghi è un esercizio impareggiabile sia per la mente che per il corpo. Come tutte le attività però è importante svolgerla con consapevolezza: bisogna conoscere bene l’ambiente in cui si va in esplorazione, saper riconoscere le varietà di funghi e, soprattutto, aver ben presente l’insieme di regole che governano questa attività.

 

REGOLE PER LA RACCOLTA FUNGHI

La raccolta dei funghi conosce in realtà una grande varietà di regolamentazioni che, a partire da una normativa nazionale, si differenziano da regione a regione attraverso variazioni del tutto autonome. Innanzitutto la quasi totalità delle regioni richiede il possesso di un tesserino per potersi addentrare nei boschi in cerca di funghi: il costo per i non residenti varia da 24 a 50 euro con valenza annuale ma, naturalmente, le località più spiccatamente turistiche prevedono anche la possibilità di ottenerne uno con durata giornaliera, per coloro che vogliono provare l’ebbrezza di camminare con il cestino sotto il braccio solo per qualche ora.

Ricordiamo infatti che i funghi possono essere raccolti solo in apposite ceste che consentano la caduta delle spore sul terreno, così da garantire la sopravvivenza del prodotto nella forsta: rigorosamente banditi allora sacchetti di plastica e simili, dato che al primo posto deve sempre esserci la salvaguardia dell’ambiente.

Anche gli orari in cui la raccolta è concessa sono rigidamente circoscritti dalle singole normative regionali che a volte specificano anche i giorni in cui è possibile dedicarsi a questa attività: sono solitamente inclusi i weekend, con una netta preferenza per le fasce orarie mattutine e del tardo pomeriggio.

Tenendo presenti queste norme base, risulta comunque indispensabile una attenta lettura del regolamento della regione ospitante: trattandosi di un’attività da svolgere in condivisione con molti, risulta indispensabile seguire scrupolosamente le norme e, soprattutto, rispettare l’ambiente che fornisce le prelibate ‘prede’ di cui si va in cerca.

 

DOVE ANDARE PER TROVARE I FUNGHI

Naturalmente in Italia sono innumerevoli i luoghi dove appassionati e non potranno aggirarsi con gli occhi fissi tra le foglie del sottobosco: qui proponiamo solo alcuni spunti divisi tra nord, sud, centro e isole nella speranza che possano fungere da stimoli a chi legge, per iniziare un viaggio alla scoperta di questa affascinante attività.

Nord Italia

L’area alpina è senza dubbio il vero paradiso dell’appassionato di funghi: ogni zona in tutto l’arco montuoso cela infinite e gustose risorse. Particolarmente affascinante è la Val di Sole, una zona del Trentino dove i boschi accolgono i loro visitatori tra meravigliosi colori dall’oro al rosso. Qui i funghi non sono solo da raccogliere ma anche da gustare nei fantastici piatti tipici, che potranno essere conosciuti anche grazie alle numerose sagre di questa stagione.

Centro Italia

Scendendo verso sud si approda in Lunigiana, terra di porcini dallo straordinario profumo, dal sapore delicato a da una consistenza tenera e carnosa: il prodotto è caratteristico di questa zona al punto da divenire ingrediente base della maggioranza dei piatti locali.

Vera e propria meta di culto per gli appassionati di funghi è senza dubbio l’Umbria, in particolare nella località di Terni, dove il prodotto è affiancato da una seconda prelibatezza come il tartufo.

Sud Italia

Lontano dalle Alpi a conquistare gli appassionati di questo prodotto del bosco arriva la Calabria: chi infatti pensa che solo le foreste nordiche garantiscano abbondanti funghi potrebbe rimanere stupito dalla Sila, dove si stimano essere presenti circa 3000 varietà, tra cui domina il classico porcino.

Isole

Anche sulle isole, i funghi spuntano qua e là con abbondanza sorprendente: in Sardegna, per esempio, la  zona della Gallura, nota solitamente per il mare cristallino, si rivela una meta perfetta per chi vuole andare in cerca di funghi. Le foreste di latifoglie rappresentano un luogo straordinariamente propizio alla crescita di queste prelibatezze: dai superbi ovuli, alle diverse varietà di porcini, ai chiodini, sino alla preziosa dittula, o ‘fungo cavolfiore’, appartenente alla famiglia delle ramarie.

 

Il territorio italiano si rivela dunque ad ogni latitudine piendo di tesori per gli amanti della ‘caccia al fungo’: se si saprà allora essere così rispettosi da seguire le importanti norme che regolano questa attività, si potrà stare ben certi che i boschi sapranno donarci ancora lunghe passeggiate immerse nella natura alla scoperta di questo straordinario prodotto.

Francesca Testa

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