Vivere in un albero: le sequoie diventano grattacieli

Giant Sequoia Skyscraper fonte Evolo
Giant Sequoia Skyscraper fonte Evolo


Voi ci vivreste in una Sequoia ultracentenaria?
E’ intorno a questa domanda che si è sviluppato il progetto di un team coreano che ha ideato il “Giant Sequoia Skyscraper” ed ha presentato il progetto alla Skyscraper Competition, una gara a cui possono aspirare e partecipare professionisti di tutto il mondo sbizzarrendosi nella creazione di progetti futuristici. Il contest viene oramai organizzato dal 2006 da Evolo, una famosa rivista specializzata in architettura e design.

Le sequoie diventano grattacieli: è il “Giant Sequoia Skyscraper

Uno dei 444 progetti pervenuti alla giuria ha particolarmente colpito gli esaminatori: si tratta proprio del grattacielo nella Sequoia: un esempio di come l’uomo possa convivere e condividere i propri spazi vitali con la natura, senza dover intervenire in maniera invasiva.

Un esempio? La devastante deforestazione in atto per ottenere nuovi terreni edificabili o coltivabili: il progetto della casa nella sequoia pone l’accento proprio su questa necessità. Negli intenti dell’equipe coreana infatti c’è la volontà di far convivere le esigenze moderne senza dover trasformare o peggio, distruggere l’ambiente circostante. Non a caso, il progetto si pone come obiettivo quello di realizzare il grattacielo all’interno di una sequoia gigante ormai priva di vita così da armonizzare la natura con le nuove tecnologie: una nuova convivenza basata sulla condivisione degli spazi e non sull’espansione distruttiva umana.

La natura, il nostro pianeta stesso devono essere visti come una casa da salvaguardare e non una figura antagonista da sottomettere ai propri scopi. Non mancano poi i valori simbolici e  sociologici dietro la scelta di questo albero: la sequoia gigante, adorata dai nativi americani, è stata distrutta a causa della modernizzazione; il progressivo riscaldamento globale ha permesso il proliferare di parassiti e ha conseguentemente ridotto le aspettative di vita di questi magnifici alberi. Con questo progetto l’intenzione è quella di ridare nuova vita a questi giganti: una sorta di risarcimento per il danno compiuto.

Le sequoie diventeranno case: è il ritorno alla natura 2.0?

Un interessante progetto che cerca di intraprendere un nuovo tipo di approccio architettonico, incentivando la coesistenza umana con la natura: che sia il primo passo verso un nuovo modo di intendere la cementificazione? La costruzione avrà luogo all’interno dei tronchi di questi giganti ormai vuoti senza andare in alcun modo a modificare il paesaggio mozzafiato; non si sostituirà la natura, ma tramite moderne tecnologie non invasive e ad impatto zero, si preserverà quello che resta dei fusti marciti.

Chissà come si sentiranno i futuri abitanti di queste meraviglie di oltre 27 secoli di età e 100 metri di altezza? Giusto sottolineare come il moderno sistema di costruzione non andrebbe in alcun modo ad intaccare la bellezza della foresta, ma andrebbe a recuperare l’interno di un elemento naturale che è ha da tempo completato il suo ciclo vitale. Il domani delle abitazioni magari sarà nella natura: un ritorno alle origini che chiude il cerchio evolutivo.

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