Medico italiano sparito in Libia. Forse nelle mani dei terroristi

Getty Images
Getty Images

La notizia della sparizione di Ignazio Scaravilli, settantenne catanese, medico in Libia è stata resa nota oggi con un comunicato divulgato da Palazzo Chigi durante la riunione dove si sarebbe dovuto parlare delle norme anti-terrorismo.

Scaravilli, ortopedico, si era recato in Libia per aiutare nell’ospedale di Dar Al Wafa, nella zona di Suq Talat da diverso tempo fino a quando i colleghi, insospettiti dall’allontanamento del medico, hanno dato l’allarme. Mancano però, ovviamente, testimoni diretti della scomparsa, ma su questo punto stanno lavorando i Carabinieri del Ros. L’uomo, secondo le prime indiscrezioni, potrebbe trovarsi nella mani di Ansar al Sharia, gruppo jihadista che sta mettendo a segno parecchi rapimenti per  raccogliere soldi e finanziare la guerriglia armata.

La Procura di Roma, come si legge sull’Ansa, ha aperto un fascicolo contro ignoti sull’uomo sparito appunto in Libia dal 6 gennaio 2015, nel pomeriggio. La Farnesina è all’opera e il pm Sergio Colaiocco parla di sequestro di persona con finalità di terrorismo. Il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha dichiarato che il caso viene analizzato con riserbo, consueto in queste situazioni.

Impostazioni privacy