Perché la stazione di Roma si chiama Termini: un ponte tra antichità ed età moderna. Quanti di voi lo sanno?
La stazione ferroviaria più grande e trafficata di Roma e d’Italia, porta un nome che non ha nulla a che fare con i treni o la loro destinazione finale, ma è un diretto richiamo a uno dei simboli più grandiosi e antichi dell’Impero Romano.
La denominazione “Roma Termini” deriva dalla sua vicinanza alle imponenti Terme di Diocleziano (in latino: Thermae Diocletiani), le cui rovine monumentali si trovano a breve distanza a nord-est dell’attuale complesso ferroviario. Quando fu pianificata la costruzione del primo grande scalo ferroviario della Capitale, l’area scelta era in gran parte non edificata e si trovava nelle immediate vicinanze delle antiche terme imperiali. Le Terme di Diocleziano, inaugurate nel 306 d.C., erano il più vasto complesso termale mai costruito a Roma.
Erano dotate di palestre, biblioteche e, naturalmente, di grandi vasche d’acqua calda, tiepida e fredda. La parola italiana “Termini” deriva direttamente dal latino Thermae, evolvendosi in un toponimo che indicava l’intera area circostante il complesso termale. Per gli abitanti di Roma, l’area era semplicemente conosciuta come “i Termini” o “alle Terme”. Era naturale, quindi, che la stazione che vi sorse prendesse il nome del luogo.
La prima stazione centrale di Roma fu inaugurata nel 1863 (allora chiamata Stazione Centrale), prima ancora che Roma diventasse capitale del Regno d’Italia. Il progetto fu poi ampliato e riedificato dopo il 1870.
L’edificio ottocentesco, di stile neoclassico, si trovava già nell’attuale posizione e ne mantenne la denominazione locale, venendo ufficialmente chiamata Stazione Termini. La struttura fu completamente demolita per far posto al progetto monumentale di una nuova stazione. I lavori, interrotti dalla guerra, furono completati nel 1950. L’iconica pensilina curva, nota come “Dinosauro”, e l’edificio moderno che vediamo oggi furono inaugurati in quell’anno, confermando definitivamente il nome storico di Roma Termini.
Oggi la denominazione Termini non indica solo l’infrastruttura ferroviaria, ma definisce anche una delle aree urbane più importanti di Roma. La sua posizione centrale, infatti, oltre a onorare il glorioso passato romano, garantisce alla stazione un ruolo cruciale come zona intermodale della città, collegando treni ad alta velocità, linee regionali, la Metropolitana (Linee A e B) e il capolinea di numerosi autobus urbani ed extraurbani. Il nome Termini è quindi un ponte linguistico e storico, un legame tra la funzione moderna di snodo dei trasporti e la maestosità delle antiche terme imperiali.